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Qualcuno liberi Piazzetta Rittman dai rifiuti degli incivili

dalla redazione
Ischia – Povera isola, disprezzata dai suoi stessi abitanti, bistrattata dagli sporcaccioni di turno che non curanti della tua bellezza, ti sporcano e ti donano, invece che fiori, bustoni neri di sporca immondizia. È così che da giorni versa la piazzetta dedicata al vulcanologo Alfred Rittman, uno degli angoli del comune d’Ischia che porta a uno dei belvedere più suggestivi, quello del vecchio carcere alla spiaggia della Mandra. Un cumulo di spazzatura, rigorosamente made in Ischia – che questa volta non si dia la colpa ai villeggianti – adagiato proprio sotto la targa che porta il nome del vulcanologo, un vero e proprio scempio nel bel mezzo del comune di Ischia che in questi giorni vede ancora la presenza di qualche turista passeggiare per le sue stradine. «Speravo che il post dell’amico Claudio e le giuste osservazioni di altri amici che hanno fatto notare che i fetenti siamo noi fossero servite a qualcosa…A tutt’oggi 21 gennaio 2017 la munnezza si accumula di giorno in giorno. Che sprechiamo tempo a fa’ a pubblicizzare quest’isola se siamo ridotti così». È così che ha commentato la situazione Miro Iacono, abitante della zona e autore di diversi fotomontaggi, che in questo caso, di fantasioso hanno davvero poco. Accanto alla spazzatura con la sua bravura al pc è comparsa l’evoluzione umana che, invece di progredire, da una scimmia, termina con un maiale. A segnalare questa ormai insostenibile situazione un altro abitante della zona, Claudio Ciriminna, che più volte ha dimostrato di amare la sua isola ripulendo da solo, o con l’aiuto di qualche altro, la spiaggia della Mandra credendo davvero nel potere del buon esempio. «L’ altro ieri mattina – scriveva su Facebook lo scorso 18 gennaio – ho segnalato agli uffici di Ischia Ambiente questa bella montagnola a Ischia centro in piazzale Rittman. In Inverno come in Estate, anzi in piena stagione turistica qualcuno che spazza e raccoglie i rifiuti nella zona almeno lo si incontra». È questa la didascalia a corredo di una fotografia d’inciviltà che mette davvero una profonda tristezza. La stessa che sovviene guardando la foto successiva, datata 16 agosto, in piena stagione turistica, con lo stesso cumulo di spazzatura nella medesima posizione. Nonostante la sollecitazione a chi di competenza, però, la spazzatura è ancora lì dando prova del fatto che quella zona è completamente dimenticata da tutti. Ancora più dura constatare che ogni giorno in diversi orari c’è un camion della spazzatura che staziona per almeno mezz’ora e che attende gli abitanti della zona e i loro rifiuti differenziati per il corretto conferimento. Probabilmente qualcuno fa orecchie da mercante e diventa cieco dinanzi alla sua stessa inciviltà. Povera Ischia, tutti dicono di amarti eppure continuano a schiaffeggiarti, a trattarti come la peggiore delle prostitute, a sfruttare le tue bellezze, i tuoi angoli paradisiaci per farsi belli agli occhi degli altri che, pur non conoscendoti a fondo, probabilmente, ti rispetterebbero di più.

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