CULTURA & SOCIETA'

Panza, intitolato il piazzale a Don Cristoforo Di Scala

L’emozionante cerimonia domenica mattina alla presenza del Sindaco Francesco Del Deo e del Vescovo Mons Pietro Lagnese

Si è svolta domenica mattina a Panza la cerimonia d’intitolazione del parcheggio Cenerentola al giovane Parroco Don Cristoforo Di Scala. Alla presenza del Sindaco di Forio Francesco Del Deo e del Vescovo di Ischia, Mons. Pietro Lagnese la banda musicale Aurora Città di Panza ha aperto il corteo che, dalla piazza del paese, ha portato tutti i convenuti, insieme al parroco don Salmonese e Don Vincenzo Fiorentino, sul luogo dell’evento. Presente ed emozionata anche la famiglia Di Scala.

«L’identità di un popolo e di un Paesesi compone, anche, dei suoi luoghi. E’ un legame forte, quello che si instaura tra le persone ed i luoghi che vengono frequentati quotidianamente o sporadicamente, un legame empatico che si rafforza anche grazie all’importante contributo di alcune figure che lasciano segni indelebili nella società in cui operano. In ogni epoca, infatti, si ha la fortuna di avere persone che, grazie al loro esempio e ai loro insegnamenti, offrono spunti di riflessione e di rilancio della società.Persone speciali, che dedicano la propria vita al prossimo e alterritorio in cui vivono, soprattutto attraverso l’educazione delle nuove generazioni».Così è iniziato il discorso del Sindaco Del Deo nel ricordare una delle figure più importanti che il nostro territorio ha espresso in un passato non troppo lontano, Don Cristoforo Di Scala, appunto, amatissimo parroco della parrocchia di San Leonardo Abate a Panza, uomo dal temperamento forte e deciso, ma al tempo stesso sempre pronto ad ascoltare il prossimo e offrire un aiuto anchegrazie alla sua vastissima Cultura.

«Don Cristoforo Di Scala è riuscito a segnare la nostra società con la sua opera e con la sua figura. Chiunque abbia avuto la fortuna di averlo incontrato ne ricorda la grande preparazione dottrinale, come anche le tante iniziative che ha promosso e portato avanti con le comunità parrocchiali e i gruppi da lui diretti, e non dobbiamo dimenticare la sua capacita di fare rete con gli altri sacerdoti e di essere sempre operoso presso la propria parrocchia». Un parroco moderno, così lo ha definito il Sindaco Del Deo, sottolineando quel suo essere punto di riferimento per ampie aree del territorio foriano e isolano.Ordinato Sacerdote nel 1975 per la preghiera e imposizione delle mani del Vescovo Mons. Diego Parodi, venne, poco dopo, nominato Parroco di San Francesco Saverio, al Cuotto, dove vi rimase tino al 1979, per poi passare a Panza, dove fu parroco di San Leonardo Abate fino alla sua prematura scomparsa a soli 36 anni.

Una vita breve ma intensa, che lo ha portato,negli anni a ricoprire finache l’incarico di Rettore del Seminario Diocesano, dal 1976 al 1978 e amministratore parrocchiale di San Leonardo Abate in Panza dal 1978 al 1979; cappellano della Confraternita SS. Annunziata in panza dal 1984 al 1986 e Cappellano della Confraternita dell’Immacolata Concezione a Serrara dal 10 gennaio 1986.«Amico dei giovani e sportivo autentico un moderno San Giovanni Bosco. Personalmente ricordo molto bene don Cristoforo, il suo sguardo sempre attento e deciso, il suo modo di porsi verso il prossimo rispettoso e mai sopra le righe, segno dell’amore, viscerale, che ha sempre provato per questa terra e i suoi parrocchiani.Come ben ricordo, purtroppo, il giorno in cui arrivo la notizia della sua scomparsa in quel di Napoli a seguito di un ictus che lo colpi, alcuni giorni prima, mentre era alla guida della sua auto.L’affetto per il buon don Cristoforo, anche in quella occasione, fu tangibile e commovente: ai funerali, che si tennero il giornoseguente, prima nella piazzetta di Succhivo, presieduti dalVescovo mons. Antonio Pagano alla presenza di tutto il clerodiocesano, e poi subito dopo a Panza in piazza S. Leonardo,concelebrati dai sacerdoti panzesi. Vi presero parte centinaia e centinaia di persone che non vollero mancare all’ultimo saluto all’amato parroco di sempre. Un affetto che si è evoluto e rafforzato nel tempo, diventando un ricordo che ha permesso, in questi anni, che la figura di Don Cristoforo non venisse dimenticata e che venisse presa ad esempio nella nostra quotidianità.Un ricordo che, da oggi, avrà nuova linfa e nuovo vigore grazie all’intitolazione a don Cristoforo del piazzale in cui ci troviamo,noto in passato come “Cenerentola” e che, in questi ultimi anni, ha subito una positiva evoluzione».Lo svelamento della targa e la benedizione del Vescovo sui presenti hanno chiuso una mattinata emozionante. Il piazzale Don Cristoforo di Scala è oggi realtà.

Ads

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex