CULTURA & SOCIETA'

Quando il materasso faceva parte della “ricca” dote delle spose isolane fu celebrato da “quelli della notte” e osannato dai nostri mobilieri

In questo periodo, nel febbraio del 1988, esattamente 32 anni fa RAI UNO mandò in onda un’allegra e fortunata trasmissione per il divertimenti dei telespettatori del tempo chiamata “Quelli della Notte” con Renzo Arbore, la Marisa Laurito,la Simona Marchini, la Silvia Annicchiarico, Frassica, Catalano, Ferrini, Pazzaglia, Luotto ed altri, in cui tra l’ altro si cantava in coro una “sonnolente” ma piacevole canzoncina inneggiando al materasso.

Il brano reso vivace ad un certo punto da un vocalizio stridulo eseguito da una brava Silvia Annicchiarico, aveva per titolo proprio ”Il Materasso”, sul quale idealmente, a quell’ora di notte, i protagonisti della trasmissione, sembrava volessero adagiarsi. Si cantava in sostanza quello che appariva come un omaggio al materasso ed alla voglia di dormire, anche se, una certa attinenza simbolica, ci può stare, almeno nell’oggetto del soggetto (scusate il bisticcio di parole), che è per l’appunto il materasso e la sua storia di creazione e d’uso, nel nostro vivere comodo e civile. Ebbene quell’evento televisivo che alcuni mesi fa la Rai ha ritrasmesso, ci ha offerto, sia pur in ritardo, l’idea di occuparci in questo nostro ormai abituale Speciale, proprio del Materasso. L’isola d’ Ischia, come tutti gli altri paesi del sud Italia e non solo, ai tempi della povertà diffusa, non faceva eccezione nel ricorrere alla pratica più rudimentale e semplice quando doveva inventarsi il modo per sopravvivere ai disagi reali della propria quotidianità, nell’ambiente familiare di convivenza ed al di fuori di esso.

Poter contare su di un giaciglio accettabile era la massima aspirazione dei popolani antichi a Ischia come altrove. Il riposo dopo una giornata di duro lavoro in mare e nei campi, è stato sempre una delle varie esigenze della propria quotidianità che l’ischitano di tutti i tempi ha sempre saputo gestire con inventiva e ragionamento. Il materasso in tutte le sue evoluzioni nate e sviluppatesi in loco, è una di queste esigenze, assurte a priorità della casa, a mano a mano che si decideva di riposare il più comodi possibile. Cosa accadeva nel ‘700 e ‘800 a Ischia nelle famiglie di campagna e del Borgo e delle altre parti dell’isola? Era d’uso a quei tempi, che quando una ragazza del luogo andava in sposa, assieme al corredo, doveva portare il materasso, le lenzuola di lino e la coperta speciale con i guanciali di lana pecorina.

La quale ragazza sposa, dopo averlo acquistato, il materasso, passava molti giorni a purgarlo, pulirlo per eliminare anche i bruscoli, gli spini e altro. Certo è che dopo averlo usato per due di anni e più, la lana si raggomitolava e si appiattiva, così aveva bisogno di essere ripulita, sciolta e allargata. A questo punto, entrava in azione il materassaio che si dedicava, con la sua riconosciuta abilità completamente al materasso. L’operazione la si preparava con il sopraggiungere del primo sole primaverile, e la si continuava con la buona stagione, nei mesi di luglio ed agosto. Era un vero e proprio rituale a cui vi prendevano parte vari membri della famiglia , madre della giovane sposa, sorelle, cugina qualche zia ed anche l’amica di famiglia.

Insomma tutta la famiglia intorno al materassaio e al materasso della sposa per vederlo lavorato alla migliore maniera, in modo che la ragazza sposa del Borgo e della campagna potesse dopo ritenere benedette quelle ore piene in cui ci si è ritrovati tutti insieme intorno al materasso della salute. Ai materassi di lana i ceti facoltosi vi sono arrivati molti decenni prima dei ceti meno abbienti dell’isola che fino agli anni ’50 usavano ancora un saccone con le foglie di pannocchia e sopra un materasso con la crine vegetale. I materassi di lana sono praticamente scomparsi in buona parte negli anni ’80, sostituiti dal classico e moderno permaflex. Oggi si riposa su materassi sofisticati di vario tipo, forma e costo. Dagli anni ’60 è stato molto in voga il materasso a molle, spesso definito anche “ortopedico” ma oggi praticamente considerato desueto e superato da materassi cosiddetti “ergonomici” cioè in grado di modellarsi e seguire le curve fisiologiche del corpo. Gli specialisti medici ormai ne consigliano fortemente l’uso rispetto a quelli cosiddetti ortopedici.

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antoniolubrano1941@gmail.com

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