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Quante magagne, il tribunale di Ischia appeso a un filo

DI FRANCESCO FERRANDINO
ISCHIA. Ieri mattina è giunto a Ischia l’architetto Michele Repice, inviato dal Presidente del Tribunale di Napoli a ispezionare l’intera struttura dell’ex liceo classico, ora adibita a Palazzo di Giustizia, allo scopo di verificarne le condizioni di sicurezza. L’architetto è stato accompagnato nel corso dell’ispezione dal presidente della locale associazione forense, l’avvocato Francesco Cellammare, oltre che dall’architetto Silvano Arcamone e dall’ingegner Francesco Fermo, entrambi in rappresentanza del Comune di Ischia. Si è trattato più precisamente di una ispezione per la verifica dei requisiti di sicurezza sui luoghi di lavoro. Repice ha evidenziato che dal mese di settembre la manutenzione e la pulizia della sede giudiziaria è demandata direttamente al Ministero di Giustizia, che sarà quindi chiamato a risolvere le eventuali criticità, fino al mese scorso di competenza comunale. La visita di ieri ha avuto tra l’altro a oggetto controlli in merito alle misure antincendio, come ad esempio la dotazione delle apposite attrezzature (estintori, collettori, ecc.), e le uscite di sicurezza, mentre non riguardava le eventuali problematiche circa la sicurezza statica dell’edificio (anche perché in merito non è emerso finora alcun dato differente rispetto alle risultanze ottenute nel 2009 e 2011). L’ispezione di ieri è comunque scaturita dalla lettera inviata alcune settimane fa dal sindaco Giosi Ferrandino al Presidente del Tribunale di Napoli, in cui si evidenziava che potevano sussistere eventuali carenze in ordine ad aspetti strutturali e sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, invitando pertanto il Presidente ad effettuare gli accertamenti di sua competenza.

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