CRONACA

Quattro volatili in gabbia abbandonati nel cuore di Lacco Ameno

Ieri mattina il singolare ritrovamento a due passi dal benzinaio del Capitello: all’interno due germani e due anatre e resta il mistero…

Mattina piena di sorprese per i residenti del comune del Fungo. Alle prime luci dell’alba, a poca distanza dalla pompa di benzina che si trova presso il Capitello, i primi passanti che si sono recati a Lacco Ameno non hanno potuto fare a meno di notare la presenza di una gabbia, posizionata a ridosso del porto lacchese. All’interno del recinto erano presenti 4 volatili, per la precisione due germani e due anatre mute, visibilmente scosse per il repentino cambio di località e visibilmente maltrattate.

I primi passanti, incuriositi dalla strana presenza, dopo aver scacciato lo stupore, hanno repentinamente allertato i vigili urbani di Lacco Ameno e gli uomini della Capitaneria di Porto. Il ritrovamento, decisamente strano, racconta di un abbandono effettuato con il favore delle tenebre, probabilmente effettuato da almeno due persone. La gabbia di grosse dimensioni e di notevole peso deve essere stata trasportata fino al cuore di Lacco Ameno con un furgone e dal veicolo messa in strada da almeno due persone se non di più, data le grandi dimensioni e il peso notevole della gabbia.

Chi ha fatto tale “regalo” alla comunità di Lacco Ameno non è dato saperlo. E nemmeno i motivi per cui ignoti avessero in una gabbia esemplari che meritano ben altro trattamento. Le forze dell’ordine hanno poi provveduto a contattare le volontarie animaliste Alessandra Punzo, Maria Piramo e Roberta Marchetti che con pronto intervento hanno messo in salvo le due coppie di esemplari.

I germani sono stati liberati vista la loro naturale propensione ad adattarsi all’ecosistema ischitano, come dimostrano le colonie presenti a Forio e Sant’Angelo. Mentre per le anatre si sono aperte le porte del little ranch di Forio. Mentre a Ischia si rischia di perdere il presidio per proteggere i gatti che non hanno la fortuna di vivere in una delle famiglie ischitane, con tutte le conseguenze che ciò potrebbe comportare, qualche spiraglio invece per la riapertura del canile di Panza, grazie anche alla dedizione dei volontari che premono fortemente per la riapertura, comincia a vedersi. Presidi sempre più necessari vista la cattiva condotta di non pochi isolani che pur di sottostare alle responsabilità che l’adozione di un animale domestico richiede, il più delle volte vengono meno al proprio impegno, lasciando alla comunità, già vessata da mille problemi, la cura degli animali abbandonati.

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