CULTURA & SOCIETA'

Quegli illustri “camminatori turistici” del passato che scoprirono i sentieri dell’isola meglio degli “esploratori” di oggi

Da Ibsen a Capote, da Erri De Luca alla Merkel e ad Alphonse De Lamartine insieme ad altri, tutti concordi nell’aver potuto con felicità riscoprire l’isola spostandosi a piedi. Hanno lasciato testimonianze scritte e parlate interessanti per la storia

Sono stati sempre un boom di partecipazioni quelle delle edizioni passate “Andar per Sentieri”. Ischia si racconta, mostrando il suo volto migliore, rigorosamente verde, al popolo dei camminatori. “Andar per Sentieri” , dopo la sosta forzata per la pandemia, riparteparte quindi sotto i migliori auspici, e sarà la manifestazione escursionistica per l’isola a cui si riconosce il merito innegabile di aver promosso il turismo ambientale ed ecosostenibile attraverso un pugno di giorni di trekking ed enogastronomia in giro per la più grande delle isole del golfo di Napoli. La regia dell’iniziativa è stata e rimane della Pro Loco Panza d’Ischia, Nemo e CAI (Club Alpino Italiano) Isola. Iniziò con il sentiero dei Pirati, che evocava gli echi delle incursioni saracene lungo le coste dell’isola e, partendo da Serrara Fontana fu raggiunto il borgo di Sant’Angelo, sintetizzando così, le due anime di Ischia, terra e mare, filo conduttore dell’intera manifestazione di tre anni fa . Di qui lo spostamento in barca con degustazione di prodotti tipici cotti a vapore sotto la sabbia bollente, testimone della natura vulcanica del sottosuolo dell’isola. Alla luce di quegli ottimi risultati raggiunti, bisogna dirlo i sentieri dell’entroterra della nostra isola, possono tornare di moda alla grande. L’sola collinare è a portata di mano. I turisti tedeschi del nostro turismo degli anni ’60 e ’70 sono stati i primi a rendersene conto ed a fruttare alla meglio i benefici della nostra natura. ultimo di questo popolo “camminatore” ed “arrampicatore” fino ad alcuni anni fa è stato un suo discendente più autorevole che frequentando la nostra isola già da “giovane turista tedesca” negli anni ’70 e ’80, aveva imparato a conoscere e percorrere le stradine collinari più nascoste della parte orientale dell’isola, allenandosi e facendo le prime esperienze di “esploratrice” dei nostri siti sul monte Sant’ Angelo, a due passi dall’albergo dove alloggiava con la famiglia da signorina,e col marito e la scorta da importante donna sposata. Parliamo di Angela Merkel ex primo ministro del Parlamento tedesco entrata così a far parte del gruppo degli escursionisti eccellenti e dei “grandi viaggiatori” del passato quali pure Truman Capote “conquistato dai “viottoli che si inerpicano su in mezzo ai filari dove ci sono interi sciami di api e dove le lucertole si cuociono al sole sulle foglie che stanno per germogliare”, Henrik Ibsen che provò “un’ avventurosa scalata sull’ Epomeo” del quale il famoso scrittore napoletano amante di Ischia sin da ragazzo Erri De Luca dopo una delle sue amate escursioni fino alla vetta, aveva scritto: “E’ stato lui a mettermi le montagne dentro i sonni: solo lassù ho saputo d’essere un residente in terra, prolunga del suolo della cima come un ramo su un albero, un’onda sullo scoglio”). Poi pittori fiamminghi della scuola dei grandi maestri del tempo, attori famosi, poeti e narratori e fra questi anche il poeta e scrittore francese Alphonse. De Lamartine nel 1820 dedicando all’isola esplorata una poesia oltre alla fosa storia di Graziella della vicina Procida.

michelelubrano@yahoo.it

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