CULTURA & SOCIETA'

IL PUNTO DI MICHELE LUBRANO La lumaca… difronte alla società moderna: Luis Sepulveda ne fa una storia

Se la Lumaca entra in letteratura, significa che può pretendere di tornare in “pedana” per dire la sua e “subire” il rilancio sulla tavola e nella pentola. La sua proverbiale lentezza da inconfutabile DNA non le impedisce di far parlare di sè a tutti i livelli. Con il libro dal titolo Storia di una lumaca che scoprì l’importanza di essere lenta, l’autore di origini cilene Luis Sepulveda, scomparso qualche anno fa, racconta una storia in cui mescola la spensierata delicatezza delle favole con una profondità di contenuti, di cui, solo un grande scrittore è capace. Fedele al genere della favola, l’autore decise di trattare tematiche attualissime ed importanti, utilizzando un linguaggio semplice e prendendo come protagonista un animale antropomorfo. In precedenza Sepulveda aveva già sperimentato questo genere narrativo, prima con Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, con il quale ha raccontato l’amicizia, la solidarietà e l’amore per la natura, poi con Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico, in cui ha raccontato una tenera storia di amicizia nella diversità.

LA COPERTINA DEL LIBRO DI SEPULVEDA

L’autore cileno, attraverso un nuovo animale, ha affrontato la dimensione temporale della società moderna, i ritmi frenetici che dominano le nostre vite, l’ansia che genera la perdita dei ritmi naturali, l’assenza di momenti da dedicare alla riflessione e alla conoscenza di sé stessi. Sepulveda sceglie un animale lento per antonomasia, la lumaca, che si muove in un mondo che ha smarrito la dimensione del tempo, preferendo la velocità e la frenesia alla lentezza, agli spazi per la riflessione. La lumaca, al contrario, conosce i pregi della lentezza, e di quelle dimensioni temporali che permettono di apprezzare le persone e i dettagli del mondo che ci circonda. Con Storia di una lumaca che scoprì l’importanza di essere lenta, Luis Sepulveda riconsegna il giusto valore al tempo.Le lumache che vivono nel prato, sono abituate a condurre una vita lenta e silenziosa, a nascondersi dallo sguardo avido degli altri animali, e a chiamarsi tra loro semplicemente “lumaca”. Una di loro, però, trova ingiusto non avere un nome, e soprattutto è curiosa di scoprire le ragioni della lentezza. Per questo, nonostante la disapprovazione delle compagne, intraprende un viaggio che la porterà a conoscere un gufo malinconico e una saggia tartaruga, a comprendere il valore della memoria e la vera natura del coraggio, e a guidare le compagne in un’avventura ardita verso la libertà.

michelelubrano@yahoo.it

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