Quella galleria d’arte dove il tempo pare essersi fermato
L’atmosfera che si respira nella struttura di Massimo Ielasi a Ischia Ponte è davvero unica, tra quadri prestigiosi e arredi del ‘700
Nel cuore dell’antico Borgo di Ischia Ponte, e precisamente nel vico di Lucione, la caratteristica stradina interna che conduce al maestoso e stupendo castello Aragonese, in uno stabile del 1300 attiguo allo storico palazzo dell’Orologio, attuale sede del Museo del Mare, non passa certamente inosservata la galleria d’arte di Massimo Ielasi, odontoiatra isolano di successo con la passione per l’arte che coltiva sin da quando era bambino. “Ho messo su questa Galleria – ci ha spiegato Massimo Ielasi – semplicemente perché amo l’arte.
Ho cominciato a collezionare piccole cose già dall’età di dieci anni. Nel tempo, grazie anche la passione trasmessami dai miei genitori, ho collezionato quadri, sculture, incisioni e anche degli oggetti antichi. Poi ho cominciato ad organizzare delle mostre. Prima aiutavo degli amici ad organizzare delle mostre a Forio, che è stato l’ambiente artistico in cui ho vissuto negli anni ’70 e ’80, e con loro ho imparato a conoscere gli artisti. Non solo pittori ma anche poeti e musicisti, gente che in effetti viveva il mondo dell’arte”. La prestigiosa Galleria di Massimo Ielasi oltre a quelle dei più famosi pittori isolani, ha ospitato negli anni opere di artisti di fama nazionale ed internazionale come Warhol, Cremonini, Iacono, Pomodoro, Peperone, Mattera, Gio Ponti, Tina Modotti, Michael Kenna, Berengo Gardin, Ferdinando Scianna, Mario Giacomelli, Ian Saundek, Sebastiao Salgado, Salvatore Basile, Cecil Beaton, Jean Marie Manzoni, Macrì, Maria e il Bar Internazionale, Jan Jansiss, Giovanna Durì, Lorenzo Mattotti, Fabian Negrin, Giorgio Griffa, Francesca Ghermandi, Andrea Pazienza, Hugo Pratt, Josè Munoz, Manuele Flor, Franco Matticchio, Luigi Critone, Igort, Gabriella Giandelli, Paolo Bacilieri e tantissimi altri. Attualmente, oltre a quadri di prestigio e riviste, nella Galleria sono esposti anche reperti di arredo del ‘700 e dell’800.
“Sulle pareti – ci ha detto Ielasi illustrandoci i dipinti in mostra – abbiamo i quadri di Raffaele Iacono. Al centro abbiamo un olio bellissimo di Gabriele Mattera. Abbiamo due quadri di Bolivar e una scultura, una terraia pugliese, un elemosiniere che risale al 1700 e in cui i fedeli lasciavano l’obolo durante la messa. Poi c’è il divanetto del 1800 che mi ha lasciato in eredità zia Iolanda e dei candelabri, sempre dell’’800 che non sono una rarità ma che fanno scena. A me piacciono molto”. Infine Massimo Ielasi, che negli anni ha dato alle stampe i libri dal titolo “Artisti dell’isola d’Ischia” (1982), “Costumi dell’isola d’Ischia dal XVI al XIX secolo (2000) e “Un irresistibile soffio di luce” pubblicato nel 2008, ci ha anche parlato dei suoi viaggi culturali fatti nel tempo in Italia e all’estero, dove ha trovato il suo luogo ideale a Parigi, la capitale francese funestata in questi giorni dall’incendio della Cattedrale di Notre Dame. “Sono stato in Inghilterra, Svizzera – ha concluso Massimo Ielasi -, Germania e, soprattutto, a Parigi dove, tra mostre ed eventi culturali, ho trovato un luogo ideale per andare in vacanza. Sin qui le parole del Dott. Massimo Ielasi. Cosa aggiungere. Tra i tesori nascosti dell’affascinante Borgo di Ischia Ponte, i milioni di turisti che giungono sulla nostra Isola non possono mancare di visitare quello della Galleria d’Arte Iela