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Caso Solfatrice, Gigi Lista: «Raccolte più di cento firme»

«Abbiamo raccolto oltre cento firme tra i commercianti e le associazioni locali sensibili alla questione dell’ubicazione della copia bronzea della “Solfatrice” di Giovanni Maltese». A dichiararlo è stato, nel corso del pomeriggio di ieri, il leader dell’associazione “Noi siamo Nessuno” Gigi Lista, che ha proseguito asserendo che «com’è noto, abbiamo già presentato una prima istanza per spostare la “Solfatrice”, e i commercianti di San Gaetano e non solo ci hanno chiesto di portare avanti con forza questa battaglia. Domani mattina (oggi per chi legge, ndr) l’associazione da me presieduta presenterà un secondo esposto, che riguarderà non solo l’ubicazione della statua del Maltese, ma anche le telecamere, che non rispetterebbero le vigenti normative in materia di privacy».

Come di certo ricorderete, nell’istanza protocollata da “Noi siamo Nessuno” si legge che «in data 06.07.2016 è stata approvata, a firma del Sindaco del Comune di Forio, Dott. Francesco Del Deo, del Vice Sindaco, Avv. Giovanni Matarese, nonché degli Assessori Sigg.re Filomena Amalfitano e Rita Iacono, e del Sig. Vito Manzi, la Delibera n. 75. La su citata Delibera ha ad oggetto la realizzazione, e la successiva installazione, in P.zza San Gaetano (P.zza Medaglia d’Oro) di statua in bronzo “La Solfatrice”, copia, quest’ultima, di opera dell’Artista Giovanni Maltese. Tale copia della statua, e la sua installazione, hanno rappresentato, un aggravio di spese per la Comunità di euro 22.000, come già indicato nel bilancio previsionale del Comune, senza garantire alcun ritorno di carattere economico a seguito dell’investimento effettuato».

«La delibera in oggetto – prosegue il testo dell’istanza – non prevedeva in alcun modo una rappresentazione grafica dell’ubicazione dell’opera in questione. Il Comune sta provvedendo ad allocare quest’ultima a ridosso di negozi siti in piazza San Gaetano. Tale “mausoleo” arreca non poco nocumento ai titolari di dette attività commerciali, in quanto la statua copre la visuale delle vetrine ai passanti. L’opera in questione, ove ubicata, limita in maniera esponenziale la fruibilità della piazza. Allo scrivente comitato risulta che l’allocazione della statua non abbia avuto alcuna formale autorizzazione da parte della Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per Napoli e Provincia».

«Considerato inoltre che a “tutela” della “Solfatrice” è stata posizionata una telecamera di sicurezza, e che tale telecamera, vista la sua ubicazione, riprende spazi privati», il comitato spontaneo «chiede che, a tutela dei commercianti di P.zza San Gaetano, la statua di cui alla Delibera in oggetto, della quale ad oggi è stato montato il solo piedistallo, venga immediatamente spostata; che venga allocata nelle vicinanze della Chiesa di San Gaetano […], in modo da garantire una maggiore visibilità della stessa sia a coloro che entrano al centro del paese dal porto, che a coloro che percorrono l’itinerario inverso, senza arrecare alcun danno ai commercianti; che venga rappresentata agli istanti l’autorizzazione formale da parte della Soprintendenza all’installazione della statua; che venga relazionato in merito alla su citata telecamera al fine di garantire, agli scriventi, che vengano tutelate tutte le normativa a tutela della privacy».

 

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