CRONACA

Ricostruzione, riunione dal commissario

Gli esponenti degli Utc di Casamicciola, Lacco e Forio hanno incontrato i tecnici del prefetto Schilardi per elaborare un comune modus operandi per incentivare i cittadini a definire la posizione dei propri immobili

Si è svolta ieri mattina la preventivata riunione a Palazzo Armieri, sede degli uffici della struttura commissariale guidata dall’ex prefetto Schilardi. Al tavolo erano presenti gli esponenti degli uffici tecnici dei tre comuni isolani colpiti dal sisma del 21 agosto 2017, Casamicciola, Lacco Ameno e Forio, e quasi tutti i tecnici della struttura commissariale. L’incontro, di natura preliminare, è stato incentrato sui molteplici aspetti relativi all’applicazione delle ordinanze commissariali per far partire concretamente la ricostruzione. I tecnici hanno esaminato congiuntamente le casistiche relative agli edifici danneggiati dagli eventi sismici che non ricadono nelle zone sensibili del territorio, cioè al di fuori delle aree a rischio idrogeologico, e per le quali i recenti studi di microzonazione sismica di terzo livello non hanno evidenziato particolari criticità.

Una casa danneggiata dal terremoto a Casamicciola, Ischia. (ANSA / CIRO FUSCO)

I partecipanti hanno quindi iniziato a redigere un quadro preliminare degli interventi, a partire da quelli su edifici che potrebbero essere immediatamente riparati, al di là di quanto previsto dall’articolo 25 del decreto-ricostruzione n.109 del 2018. Si è cercata anche un’unità di intenti per incentivare i cittadini a riparare le proprie abitazioni, completando la documentazione delle proprie istanze. È infatti fondamentale che le “carte” siano in ordine, innanzitutto regolarizzando le proprie posizioni: in sostanza, chiedere la definizione delle situazioni relative ad immobili soggetti a istanza di condono edilizio. Tra l’altro, il “ritorno a casa” di chi ha subìto danni riparabili in tempi ragionevolmente brevi è nell’interesse di ogni ente, che si troverebbe a risparmiare risorse rilevanti oggi impiegate nell’accoglienza. Il dialogo continuerà sulla falsariga del comune modus operandi che ieri mattina è stato concordato.

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