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«Quelle aiuole sono una tomba», tassisti in protesta contro il Comune

ISCHIA.  Che fine ha fatto il gusto per l’estetica del sindaco giardiniere? Nonostante rimarchi l’orgoglio per quell’appellativo, Giosi Ferrandino farebbe bene a fare un “ripasso” delle strade di Ischia prima della fine del mandato per rendersi conto di quanto sia stata svilita la sua visione di isola fiorita. Nonostante gli anni – e le centinaia di migliaia di euro investite – per il decoro urbano dell’isola, pare che nell’ufficio tecnico del comune si faccia ancora fatica a rispettare le aspettative del capo, che inevitabilmente – e suo malgrado – finisce per essere bersaglio di critiche più o meno feroci da parte dei suoi cittadini. L’ultima sassata all’orgoglio del sindaco giardiniere arriva da Emanuele Vuoso, che ormai si è ritagliato il ruolo di tassista polemico per antonomasia. E di mezzo ci finiscono anche la aiuole, o meglio l’aiuola: quella realizzata nei pressi di un accorsato hotel del lido. «Ma quale aiuola, sembra una tomba» la freddura di Vuoso, che prende le mosse dall’opinabile elemento di arredo urbano per dare addosso, e di brutto, all’amministrazione in carica.

«Guardate che scandalo, è così che si lavora a Ischia – commenta polemico – tolgono il posteggio taxi per queste tombe abbandonate ed i turisti per entrare nei taxi devono fare lo slalom e gli equilibristi. Tutto questo per delle aiuole ridicole, indecenti ed abbandonate che tolgono spazio ad un servizio pubblico». Ci sarebbe da discutere – e molto – sui problemi connessi all’attività di servizio pubblico di piazza sull’isola ed in particolare sulla tendenza autolesionista della categoria, che si ostina a non denunciare quella manciata di delinquenti al volante che finiscono per infangare il buon nome di tutta la categoria, ma è altrettanto vero che negli ultimi due anni in via Iasolino pare si siano accaniti contro i tassisti. Vuoso allarga il ragionamento per tirare in ballo, tanto per cambiare, verrebbe da dire, i cugini – rivali del noleggio con conducente. «L’amministrazione comunale è collusa con gli NCC quindi a Ischia – ragiona Vuoso – i taxi non servono fuori gli alberghi. La cosa assurda è che le licenze sono comunali e quindi dovrebbero essere tutelate».

 

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