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Dall’Emilia ventimila euro per la ricostruzione

Ventimila euro per la comunità casamicciolese colpita dal sisma del 21 agosto. Il contributo, a titolo liberale, è stato deciso dalla Banca Popolare dell’Emilia Romagna (Bper). Ieri mattina, nella lussuosa cornice dell’Hotel Terme Manzi a Piazza Bagni, il presidente dell’istituto di credito, Luigi Odorici, ha incontrato la stampa isolana illustrando il sostegno messo in campo per alleviare i disagi della comunità ischitana, costretta a fare i conti con i pesanti danni del terremoto. Il contributo di ventimila euro è stato messo a disposizione del comitato “1883-2017 Risorgeremo nuovamente”, formatosi tra la popolazione del Majo, la zona maggiormente colpita dal sisma. L’intento è quello di intervenire su un progetto di recupero, da definire congiuntamente. Il presidente Odorici ha infatti spiegato che si è preferito volutamente evitare di destinare la cifra a un preciso scopo, in quanto la popolazione locale è sicuramente la più indicata a valutare i bisogni e le necessità da fronteggiare in un momento tanto delicato.

Odorici ha voluto precisare che il contributo elargito è un’iniziativa separata dalla campagna di raccolta fondi che partirà a breve e che interesserà tutte le 95 filiali di Bper presenti in Campania.  «Con questo intervento – ha aggiunto il presidente dell’istituto emiliano romagnolo – la banca vuole confermare attenzione e vicinanza alla comunità ischitana così duramente colpita dal terremoto, sostenendo un progetto di recupero che aiuti le famiglie ad avviarsi il più velocemente possibile lungo il cammino della ripresa». Il crowdfunding sarà dunque un’attività parallela, ma l’intervento diretto della banca resta il segno più immediato e tangibile della solidarietà verso gli sfollati. L’architetto Luigi Mennella, che ha propiziato l’incontro voluto dal Rotary Club isolano, ha ringraziato personalmente Odorici: «La sua presenza è un segnale importante sulla strada della ricostruzione. Il nostro territorio ha una lunga tradizione in tema di terremoti, da quelli del ‘200 a quelli del 1881 e 1883 fino a oggi. La lezione è chiara: d’ora in poi si dovrà costruire ogni cosa con criteri antisismici».

L’ex sindaco non  ha mancato di lanciare qualche frecciata verso l’attuale amministrazione in carica: «Abbiamo avuto cinquecento uomini della Protezione Civile per un mese a stazionare qui a Casamicciola, senza che nessuno fosse in grado di dirigerli e metterli in condizione di fare qualcosa di concreto. Tutto è rimasto come un mese fa. Tuttavia, con l’unità di tutti i cittadini Casamicciola potrà risorgere». Il presidente Odorici ha invitato la popolazione locale a rimboccarsi le maniche: «Non si deve essere fatalisti, attendendo ogni aiuto esclusivamente dall’alto. È importante l’atteggiamento della gente del posto. In Emilia Romagna pochi anni fa c’è stato il terremoto, ma per le strade non c’è più traccia, tranne che in casi particolarissimi, delle conseguenze del sisma. In Abruzzo, dove il terremoto è avvenuto diversi anni prima, i segni sono invece evidentissimi, con le macerie ancora presenti in certe zone. Mai come in questo momento è valido il motto “Aiutati che il cielo ti aiuta”».

Un rimprovero neppure troppo velato contro la presunta tendenza delle popolazioni del meridione d’Italia ad attendere passivamente aiuti dallo Stato. La presidente del Comitato 1883-2017, Susi Capuano, ha prontamente reagito a tali considerazioni: «Noi sappiamo come rialzarci, non vogliamo elemosine. Ma dobbiamo però essere messi nelle giuste condizioni per riprenderci. La burocrazia spesso rallenta o addirittura blocca anche gli slanci più energici». Il presidente Odorici ha poi trattato alcuni temi sul futuro del turismo isolano e italiano, in particolare l’impatto dell’economia cinese, in fortissima ascesa negli ultimi lustri. Secondo il numero uno della banca emiliana, la sfida è quella di riuscire ad essere appetibili, ma senza rimanere dei nani in mezzo ai giganti.

Sul mercato turistico potrebbero infatti arrivare trecento milioni di cinesi, numeri che impongono un ripensamento delle strategie e dei metodi di accoglienza, anche se, come ha ricordato Odorici, il contesto geopolitico mondiale continua a rimanere incerto, con le minacce nucleare tra Corea del Nord e Stati Uniti, con questi ultimi che sembrano intenzionati anche a buttare all’aria l’accordo faticosamente raggiunto con l’Iran. L’assegno di ventimila euro è stato poi consegnato al Comitato “1883-2017” ieri sera, durante una grande cena organizzata dalla locale sezione del Rotary Club  presso l’Hotel Continental.

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Francesco Ferrandino

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