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QUELLI DEL SADOUL STIANO TRANQUILLI, IL LORO LAVORO ALLA TORRE E’ TUTTO DA LODARE

E’ doveroso rilevare   che nella riscoperta dell’ antica Casa- fortezza voluta dal Re Alfonso D’Aragona detto il Magnanimo , stanno avendo una parte importantissima  e direi determinante  i dirigenti del Circolo Culturale Georges Sadoul di Ischia, che attraverso una convenzione con l’Universtà di Dresda, l’ente pubblico proprietario della Torre, il Comune d’Ischia, e la Sovrintendenza,  da  oltre un decennio stanno portando  avanti un particolare ed  impegnativo progetto  di restauro proprio sulle pitture murarie all’interno della Torre, riportate alla luce in chiara evidenza,  alla visione di tutti. Senza dubbio si tratta di una operazione culturale di alto profilo tecnico-artistico eseguito negli anni in cui si è lavorato con  estrema cura da una sessantina di giovani restauratori alternandosi fra loro e diretti Dai prof. Thomas Danzl e Monica Martelli. Cosa dicono quelle pitture murarie, forse di artisti di passaggio o di abili disegnatori dilettanti locali, non è facile stabilirlo. Sicuramente  in esse non è rappresentata la storia di Ischia  e tanto meno delle famiglie che hanno abitato nella torre. Aver riportate alla luce quei disegni fantasiosi, vuol dire tanto e qualifica in maniera più specifica  un edificio che fino a pochi decenni fa, abbandonato com’era  e ignorato dagli acculturati locali, svettava nel verde di S.Anna in pieno anonimato. Un certo  “richiamo” era dovuto solo al nome prestigioso di Michelangelo con cui lo si identificava. Se c’è stata polemica sulla denominazione  della Torre lo si deve solo a chi, interpretando la storia in totale libertà, ha messo in mezzo il nome di Guevara attribuendolo  alla Torre con  cui c’entrava molto poco,  per scalzare il nome del povero Michelangelo che aveva il solo torto di essere legato alla storia della nostra Vittoria Colonna. Oggi, come da circa cento anni, la Torre è denominata ufficialmente Torre di Michelangelo o di S. Anna. E questo basta per mettere il punto su una polemica che non ha ragione di esistere.  Il lavoro di restauro alle pareti interne della Torre è ben altra cosa. Una Torre tutta affrescata con disegni d’epoca anche se di autori ignoti, riscoperti e presentati come artistica  testimonianza di un  lontano storico passato sia pur fantasioso, colloca l’antica casa-fortezza di diritto nell’itinerario del  turismo culturale  dell’sola. Il Sadoul di Ischia si concentri su questa vera importante “certezza” e si lasci lodare per quello che fin’ora con impegno nella Torre  ha saputo realizzare.  Guevara appartiene ad altri lidi e ad altra storia.

                                                                                                        antoniolubrano1941@gmail.com

 

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