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Questione Mennella, Del Deo: «I ragazzi non possono più tollerare i doppi turni»

di Francesco Castaldi

FORIO – Una delle prime amministrazioni ad incontrare una delegazione di studenti, genitori e docenti del “Mennella” è stata quella di Forio, che fin fa subito ha preso a cuore le problematiche dell’istituto professionale diretto dalla preside Giuseppina di Guida. Nell’incontro avuto settimana scorsa con il vicesindaco Gianni Matarese, i rappresentanti della scuola superiore hanno avuto modo di interloquire – seppur telefonicamente – con il primo cittadino Francesco Del Deo, che in quella circostanza promise ai ragazzi che li avrebbe sostenuti nella loro battaglia. Sabato mattina abbiamo contattato il sindaco di Forio che in questi giorni, di concerto con i suoi colleghi, sta lavorando alacremente per ottenere un’audizione con i responsabili della Città metropolitana, unico ente che è deputato alla fattiva risoluzione delle problematiche che riguardano gli istituti superiori dell’ex Provincia di Napoli.

«Dal momento che domani (ieri per chi legge, ndr) ci sono le elezioni per il rinnovo del consiglio metropolitano di Napoli – esordisce Del Deo – abbiamo rinviato tutto subito dopo la tornata elettorale. Insieme ai miei colleghi sindaci andremo in Città metropolitana per richiedere formalmente un incontro, però vogliamo prima avere contezza di chi sarà il delegato alla pubblica istruzione dopo queste elezioni. Da ciò che ho potuto apprendere, infatti, Luigi de Magistris, a causa dei suoi impegni istituzionali, non riesce ad interessarsi molto della Città metropolitana. D’altra parte, con questo sistema elettorale che hanno fatto, siamo dinanzi a una vera e propria legge-truffa. Una volta, con il collegio Ischia-Procida, avevamo la possibilità di esprimere un nostro rappresentante per le isole. Ora invece tutto quello che si decide non viene mai fatto tenendo presente che le cosiddette “isole minori” hanno delle peculiarità e delle esigenze diverse rispetto ad altri territori. Le cose dunque vengono guardate nello stesso modo in cui vengono viste in terraferma».

«Non è possibile che a causa di questa legge indegna – sottolinea Francesco Del Deo – un consigliere del Comune di Napoli abbia un peso maggiore rispetto al sindaco di Forio o di Ischia o a un consigliere comunale isolano, che purtroppo in questo sistema vale anche di meno. In base a questa mera constatazione, appare evidente che la nostra isola non ha più rappresentanti. Per tale ragione, da un lato dobbiamo puntare sulla sensibilità di chi sarà delegato alle scuole, dall’altro sulla nostra fermezza di pretendere, in qualità di sindaci, il raggiungimento di certi risultati. Tuttavia, secondo il mio personale punto di vista, bisogna attendere, come dicevo, la fine delle elezioni per il consiglio metropolitano, perché chiedere di essere ricevuti nel bel mezzo della tornata ci espone a un serio e concreto rischio, ovvero quello di non essere presi in debita considerazione da chi è tenuto a darci risposte tangibili per la risoluzione delle problematiche di natura logistica che affliggono l’istituto “Cristofaro Mennella”».

«Qualche giorno fa – prosegue il sindaco di Forio – ho detto ai ragazzi del Nautico che dalla settimana prossima cominceremo a battere i pugni sul tavolo e a pretendere il rispetto del loro diritto allo studio. Gli studenti del “Mennella” si sono detti disposti ad attendere tutto il tempo necessario, anche se credo che sia chiaro a tutti che non è possibile che gli allievi di una scuola come il Nautico, che è uno dei pochi istituti che fornisce degli sbocchi lavorativi pressoché immediati, debbano essere penalizzati in questo modo. Come Comune di Forio la nostra parte per questo istituto professionale la facciamo già da anni, e i ragazzi possono star certi che continueremo a farla anche in futuro. A suo tempo l’amministrazione comunale acquistò l’immobile che adesso ospita il Nautico dalle suore betlemite, cedendolo in comodato d’uso gratuito all’ex Provincia di Napoli, ora Città metropolitana, con il preciso intento di collocarvi proprio l’istituto d’istruzione superiore».

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«L’aspetto più assurdo – afferma ancora Del Deo – è che la Provincia non si è degnata nemmeno di fare le manutenzioni ordinarie, tant’è vero che ogni tanto, anche quando ero sindaco nel 1993-1994, l’ente provinciale si lagnava del fatto che il Comune avrebbe dovuto farsi carico dei lavori. Se avessimo aspettato l’intervento dei tecnici della Provincia, la manutenzione non si sarebbe conclusa neanche per le calende greche. All’epoca dell’acquisto – stiamo parlando di almeno trentacinque anni fa – lo stabile di via Matteo Verde era sufficiente a soddisfare le esigenze della comunità scolastica. Oggi, invece, non lo è più, anche perché nel corso degli anni esso è diventato inidoneo, dal momento che gli spazi non sono più adeguati per svolgere le attività didattiche che richiede questo specifico percorso di studi. Come detto, presto andremo in Città metropolitana per trovare una soluzione e dare finalmente a questi ragazzi le aule necessarie per evitare i doppi turni, che rappresentano un grave danno anche per coloro che l’estate prossima dovranno sostenere gli esami di maturità, e che quindi hanno il diritto di seguire le lezioni in orario antimeridiano. Di mia iniziativa sto già valutando delle soluzioni alternative, perché questi ragazzi – e mi riferisco anche a chi frequenta il biennio, che è il periodo più duro del percorso formativo – non possono certamente studiare in condizioni così disastrose. Non lo meritano – conclude Del Deo – non lo meritano affatto».

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