CRONACA

Liceo, fumata bianca: ora è ufficiale, Scienze Umane si sposta alle Medie

Il dirigente scolastico della scuola Scotti d Ischia, Lucia Monti, concederà da lunedì l’utilizzo degli spazi dell’istituto per venire incontro alle esigenze degli studenti di tre classi del liceo umanistico trovatisi senza una scuola dopo la chiusura del plesso di Lacco Ameno

Chiusa per pericolo. Come accade in buona parte delle scuole italiane. E come beffa suggerisce, proprio nella giornata dedicata alla sicurezza nelle scuole. Forse un segno, sicuramente un importante coincidenza che aiuta ad accendere i riflettori su una vicenda davvero paradossale che vede i luoghi più importanti della nostra nazione, lì dove gli studenti che frequentano le palestre di conoscenza per formare i cittadini di domani siano luoghi molto pericolosi dove si annida il pericolo.

La scuola che è venuta a trovarsi in problemi seri è quella di Lacco Ameno, l’ex liceo scientifico. Metà scuola agibile. L’altra chiusa per pericolo crolli. Il paradosso succede è successo a Ischia, per la precisione a Lacco Ameno e per la sicurezza e la tutela dell’incolumità degli studenti i Vigili del Fuoco si sono trovati costretti a chiudere la scuola. A chiudere le porte di ingresso è stato l’ex sede del Liceo Scientifico di Lacco Ameno e che negli ultimi anni ha aperto i cancelli agli studenti che seguono il biennio del liceo statale di Ischia, ma che ospita anche i bambini delle scuole elementari che continuano tutt’ora a frequentare le lezioni nella metà buona dell’edificio, grazie alle rassicurazioni di ufficio tecnico e vigili del fuoco.

Il preside Gianpietro Calise aveva inviato una nota al Prefetto, al sindaco della città Metropolitana di Napoli , al direttore generale dell’ufficio scolastico regionale della Campania e al Commissario prefettizio che ha preso il posto dell’ex primo cittadino Giacomo Pascale per ricordare il rischio che si annidava presso la scuola di Lacco Ameno. A partire dal 2 dicembre la scuola secondaria statale di I grado Giovanni Scotti, data l’emergenza creatasi per la chiusura della sede del Liceo di Lacco Ameno, ospiterà 3 classi del Liceo delle Scienze umane nell’auletta numero 35 del primo piano ala destra, nell’ultima aula numero 1 del piano seminterrato e nell’aula magna. La decisione della preside Lucia Scotti viene così incontro alle esigenze degli studenti trovatisi ancora una volta in emergenza per non avere della aule adeguate e sicure.

A essere ospitate presso le Scuole Medie di Ischia saranno la III A, la IV A e la III B del Liceo di Scienze Umane. Una decisione che scongiura così la possibilità che vengano attuati i tanti odiati doppi turni, poco adatta alla concentrazione degli studenti, costretti a studiare di mattina e frequentare le lezioni di pomeriggio, per non parlare dei problemi logistici per i professori non residenti sull’isola e naturalmente delle difficoltà dei genitori che avrebbero così una difficoltà in più nel gestire la routine quotidiana a causa dello stravolgimento causato da eventuali doppi turni. Siamo di fronte a un’emergenza nazionale. Lo scaricabarile è sistematico e alla fine chi rimane a lottare è proprio il dirigente scolastico, aveva ricordato la dirigente scolastica Assunta Barbieri.

Da qualche anno, come legge comanda, i presidi sono equiparati a dei datori di lavoro e come tali sono responsabili del luogo di lavoro dove non solo i professori, ma anche centinaia di studenti devono passare buona parte della propria giornata. “Se volessimo essere pignoli, dati i tanti e tali problemi che ogni anno segnaliamo a chi di dovere, dovremmo chiudere la scuola”. Dopo 30 anni di mancanza di interventi strutturali alla scuola era inevitabile che si arrivasse a questo epilogo. Anni di incuria naturalmente si pagano.

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