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Recupero del Capricho, si passa alla fase operativa

Dalla Redazione

CASAMICCIOLA TERME. Manca ormai poco ai lavori di sistemazione per il “Capricho”. La storica struttura situata al centro di Piazza della Marina a Casamicciola, di fatto abbandonata da anni nel degrado con evidenti rischi sia dal punto di vista strutturale che da quello igienico-sanitario, è stata oggetto venerdì mattina di una riunione informale presso l’ufficio del sindaco Castagna. Oltre ad alcuni esponenti della maggioranza politica del comune termale, come l’assessore Nunzia Piro e l’architetto Angela Di Iorio, erano presenti anche diversi tecnici, per affrontare finalmente la fase operativa della decisione presa dal primo cittadino il mese scorso, quando fu emanata l’ordinanza sindacale che impone all’Ufficio tecnico di Palazzo Bellavista di provvedere immediatamente all’esecuzione di una serie di opere presso la struttura. Si tratta, in sostanza di lavori mirati a recuperare e prevenire le emergenze più gravi, ripristinando l’agibilità degli ingressi e rendendo funzionale il piano superiore, quello dove sono situati i saloni principali. Un intervento importante, diretto a ripulire e sgomberare i vani, eliminando tutti gli arredi e le suppellettili ormai deteriorate, e sarà  riattivato almeno parzialmente l’impianto elettrico esistente. L’obiettivo principale, per ora, è la messa in sicurezza e l’eliminazione dello stato di pericolo, per poter finalmente tornare ad utilizzare la struttura senza rischi, in attesa dell’esecuzione di lavori di più ampio respiro che interesseranno l’intero Capricho. La strategia di Palazzo Bellavista è proprio questa: fermare il degrado progressivo e inesorabile dell’edificio, renderlo nuovamente agibile restituendogli dignità e l’appeal momentaneamente perduto, per poi procedere alla redazione e pubblicazione di un bando di gara a cui concorrere i privati interessati a valorizzare la struttura. L’imprenditore che si aggiudicherà la gara per l’affidamento dell’immobile sottoscriverà un contratto di servizio con l’ente comunale, impegnandosi a sostenere le spese e gli investimenti necessari per riqualificare l’edificio con gli interventi richiesti nell’accordo. In cambio, la cifra totale dell’investimento sostenuto dall’aggiudicatario sarà defalcata dal canone annuo previsto per l’affidamento, e spalmato quindi su più anni. Un modo per rendere maggiormente appetibile ai privati la prospettiva di scommettere sul Capricho. Una strategia che lascia da parte la sterile impasse sulla diatriba riguardante la titolarità dell’area su cui sorge lo storico edificio, che coinvolge il comune e il Demanio. Una decisione drastica che sembra sia l’unica percorribile, al momento, per cancellare il triste spettacolo costituito dal Capricho ingabbiato dalle transenne, più simile a un relitto post-industriale che al dinamico locale che per decenni ha dato lustro alla zona circostante.  I lavori dovrebbero iniziare nel giro di poche settimane. L’auspicio è che in tempi ragionevolmente brevi la “svolta” voluta da Castagna dia finalmente i frutti attesi da troppo tempo. Un pieno recupero del Capricho restituirebbe decoro ma anche nuovo slancio alla zona di Piazza della Marina, e di riflesso all’intero paese: un “biglietto da visita” ideale.

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