Referendum, Ferdinando Pinto: «Questa riforma modernizzerà il paese»
di Francesco CastaldiISCHIA – «Sto girando molto per questa campagna referendaria, e devo dire che ho trovato un paese che non mi dispiace, un bel paese. Questo è un paese che vuol capire, un paese che vuole discutere e vuole anche scontrarsi». È con queste parole che il professor Ferdinando Pinto ha iniziato il proprio discorso a favore del sì al referendum del prossimo 4 dicembre. «Il problema reale di questo paese – ha dichiarato il docente universitario dinanzi alla platea della sala Poa di Ischia – sarà non quello che accadrà il 4 dicembre, ma il giorno successivo. Credo, infatti, che qualsiasi cosa succeda il 4, il 5 dicembre dobbiamo comunque avere la consapevolezza di aver avuto un passaggio importante nelle nostre vite e nella nostra vita istituzionale. Il 5 dovremmo continuare ad essere tutti cittadini italiani che hanno svolto un momento particolarmente importante per la crescita di questo paese. C’è tanta gente che vota no a prescindere, perché è scontenta della propria vita, del proprio lavoro. Il cuore di questa riforma sta nel costruire un parlamento più semplice, e un parlamento che soprattutto determini un organo politico – il Governo – più forte. Ho detto la parola “magica”, che sembra una bestemmia. Mi spiegate che cosa c’è di male a fare un Governo più forte?».
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