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Referendum, il PCIML e le ragioni del “no”

di Domenico Savio*

La rivoluzione proletaria, la costruzione del socialismo e l’edificazione del comunismo nei singoli paesi e sull’intero pianeta per conquistare al genere umano un’esistenza dignitosa e libera dal bisogno, oggi inesistente, passano necessariamente attraverso un processo storico di sviluppo costante dell’attività produttiva e dell’organizzazione della vita sociale delle donne e degli uomini, processo che prende il nome di materialismo dialettico e materialismo storico, che sono stati scientificamente analizzati, descritti e divulgati da Marx ed Engels. A questo millenario cammino dell’umanità appartiene la lotta degli schiavi romani guidati da Spartaco, degli schiavi nelle botteghe artigianali e nei feudi del medioevo, della Comune di Parigi del 1871, della rivoluzione del 1905 e di quella gloriosa e socialista del 1917 in Russia, dei lavoratori sfruttati e perseguitati nelle fabbriche, nelle campagne e nei servizi dell’era presente e di cui il P.C.I.M-L. ne rivendica l’eredità.

Esaltiamo l’eroismo della lotta antifascista durante il ventennio nero e della Resistenza e Guerra di Liberazione armata del secolo scorso, che consentirono al popolo italiano di sconfiggere il fascismo, il nazismo e la monarchia e di conquistare la Repubblica e la Costituzione del 1948, che per noi comunisti rappresenta solo un passo in avanti sulla via maestra che condurrà alla sconfitta del capitalismo, alla conquista del potere politico da parte della classe lavoratrice italiana operaia e intellettiva, alla costruzione della nuova e superiore società socialista ovvero alla Repubblica, alla Costituzione e alla Democrazia socialista.

Dunque, noi della Costituzione borghese, clericale e capitalistica del 1948 difendiamo unicamente le libertà di pensiero e le agibilità democratiche per condurre la lotta politica e sociale, che sono importanti  per avanzare sulla strada della costruzione della società socialista nel nostro paese, ma che non servono a conquistare il potere politico alla classe lavoratrice e ad eliminare le classi sociali, lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, le disuguaglianze economiche e sociali, la povertà sociale e le discriminazioni di sistema, perché ciò è possibile solo con la costruzione della società prima socialista e poi comunista.

Di conseguenza il nostro impegno nella battaglia referendaria a sostegno del NO avviene all’interno della battaglia più generale per avvicinare il momento storico della rivoluzione proletaria e della conquista del socialismo. Ora siccome il fronte del NO va dall’estrema destra fascista alla falsa sinistra democratica, revisionista, opportunista e movimentista passando per la Lega Nord, Forza Italia e il M5S – forze che stanno portando avanti una battaglia referendaria perdente tutta interna e per la sopravvivenza dell’infame attuale sistema capitalistico e del suo potere politico industriale, bancario e finanziario nazionale, europeo e mondiale –, il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista per dignità e coerenza col proprio compito storico di liberazione del proletariato italiano dalla millenaria schiavitù padronale mai avrebbe potuto unirsi alle forze nemiche della rivoluzione e del potere proletari e del socialismo.

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La nostra battaglia di classe e rivoluzionaria per il NO alla controriforma della Costituzione antifascista e repubblicana del 1948 e alla riforma della legge elettorale, cosiddetta Italicum, di stampo fascista è sincera e impegnativa e da qui al 4 dicembre 2016 la condurremo anche con iniziative politiche e referendarie pubbliche secondo il programma che segue:

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– giovedì 10 novembre 2016 dalle ore 9,00 alle ore 13,00 all’esterno del Mercato comunale di Forio centro;

– sabato 12 novembre 2016 dalle ore 16,00 alle ore 20,00 in piazza degli Eroi a Ischia;

– domenica 13 novembre 2016 dalle ore 9,00 alle ore 13,00 in piazza Medaglia d’Oro a Forio;

– martedì 15 novembre 2016 dalle ore 9,00 alle ore 13,00 davanti al Mercato comunale di Panza a Forio nel parcheggio ex Provincia;

– giovedì 17 novembre 2016 dalle ore 16,00 alle ore 20,00 in piazza San Leonardo a Panza, Forio;

– sabato 19 novembre 2016 dalle ore 9,00 alle ore 13,00 in piazza San Rocco a Barano d’Ischia;

– domenica 20 novembre 2016 dalle ore 9,00 alle ore 13,00 in piazza Marina a Casamicciola Terme;

– martedì 22 novembre 2016 dalle ore 9,00 alle ore 13,00 all’esterno del Mercato comunale di Forio centro;

– giovedì 24 novembre 2016 dalle ore 16,00 alle ore 20,00 all’interno del Rione Umberto I a Forio;

– sabato 26 novembre 2016 dalle ore 9,00 alle ore 13,00 in via Roma, nel piazzale di fronte al Bar Pasticceria dal Cavaliere, a Procida;

– domenica 27 novembre 2016 dalle ore 9,00 alle ore 13,00 nel piazzale di fronte al Pontile di Lacco Ameno;

– mercoledì 30 novembre 2016 dalle ore 9,00 alle ore 13,00 a piazza degli Eroi a Ischia;

– giovedì 1 dicembre 2016 dalle ore 9,00 alle ore 13,00 nello spiazzo davanti al Municipio di Ischia;

– venerdì 2 dicembre 2016 dalle ore 16,00 alle ore 20,00 in piazza Medaglia d’Oro a Forio.

Per tanto invitiamo i sinceri e coerenti comunisti, la gioventù comunista e studentesca, i lavoratori del braccio e della mente, l’intellettualità d’avanguardia e tutte le forze sinceramente e coerentemente progressiste e antifasciste a partecipare e contribuire attivamente alle nostre iniziative per il NO. Facciamolo col massimo impegno possibile affinché con la vittoria del NO venga fermato lo sciagurato processo in atto di ritorno a un sistema istituzionale, con le controriforme costituzionale ed elettorale di stampo fascista, e a un potere politico accentrati nelle mani di un solo partito e di un solo uomo.

Dopo un secolo il pericolo di ritorno alla tragedia del fascismo è reale e avanza ammantato di chiacchiere, di promesse, di inganni e di democraticismo da bettola. Lottare per il NO è la Resistenza di oggi contro l’accentramento del potere, del comando e delle scelte economiche e politiche antipopolari sollecitato dal capitalismo industriale, bancario e finanziario e voluto da Renzi e il PD. Impegniamoci adesso per il NO, perché domani potrebbe essere troppo tardi per evitare di ritrovarci a vivere le tragedie del passato. Le conquiste di civiltà e di miglioramento delle condizioni di vita delle masse lavoratrici e popolari non sono garantite per sempre, o sappiamo difenderle oppure ci vengono nuovamente sottratte dal sistema e dal potere capitalistico dominante.

* Segretario generale e Consigliere comunale del P.C.I.M.L.

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