CRONACAPRIMO PIANO

Regge il costo del carburante, sull’isola di paga poco più di 2 euro al litro 

La “tregua” fino al 20 aprile, poi c’è il rischio che si torni a 2,60 euro al litro. Ma il repentino abbassamento dei prezzi, almeno dalle nostre parti, è davvero durato lo spazio di un “amen”

Ci risiamo. Sono bastati pochi giorni per far schizzare nuovamente il costo della benzina sopra i 2 euro al litro. Siamo passati dalla scorsa settimana quando c’è stato il taglio delle accise con il conseguente abbassamento dei prezzi ai giorni scorsi quando è stato registrato il rialzo delle quotazioni del carburante, fino a una nuova diminuzione dei prezzi, in seguito al calo di ieri delle quotazioni dei prodotti petroliferi nel Mediterraneo specialmente per il diesel. Così le maggiori compagnie tagliano i prezzi raccomandati, in particolare Eni che riduce benzina e diesel di 3 cent/litro e Tamoil che abbassa la benzina di 8 cent/litro e il diesel di 7 cent/litro. In attesa di recepire questi nuovi movimenti, il monitoraggio dei prezzi alla pompa dei due prodotti mostra assestamenti al rialzo, code dei rincari della scorsa settimana. Più nel dettaglio, in base all’elaborazione di Quotidiano Energia dei dati dell’Osservaprezzi del Mise, il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self va a 1,838 euro/litro (1,833 il valore precedente), con i diversi marchi compresi tra 1,833 e 1,849 euro/litro (no logo 1,830).

Ormai non è possibile acquistare un litro di carburante al di sotto di 2 euro al litro. Il prezzo medio è di 2,029 euro per un litro di benzina e di 2,049 euro per un litro di gasolio. I prezzi sono calati, non c’è dubbio, ma sono ben lontani da quelli della terraferma

Il prezzo medio praticato del diesel si posiziona a 1,833 euro/litro (contro 1,827), con le compagnie posizionate tra 1,823 e 1,853 euro/litro (no logo 1,842). Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato è a 1,970 euro/litro (1,963 il dato precedente), con gli impianti colorati che mostrano prezzi medi praticati tra 1,910 e 2,051 euro/litro (no logo 1,883). La media del diesel servito va a 1,970 euro/litro (contro 1,962), con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi praticati compresi tra 1,929 e 2,029 euro/litro (no logo 1,895). Ma questi prezzi sono lontani da quelli registrati sull’isola di Ischia. Ormai non è possibile acquistare un litro di carburante al di sotto di 2 euro al litro. Il prezzo medio è di 2,029 euro per un litro di benzina e di 2,049 euro per un litro di gasolio. I prezzi sono calati, non c’è dubbio, ma sono ben lontani da quelli della terraferma. Basta prendere il traghetto, attraversare il mare ed il costo della benzina diminuisce. Il prezzo della benzina al litro in uno dei primi distributori incontrati sulla terraferma è di circa 30 centesimi in meno al litro che su un pieno può raggiungere anche 20 euro.

Nel corso delle ultime settimane il costo del carburante sull’isola ha fatto notizia con l’immagine di una pompa di Lacco Ameno con il listino a 2,60 al litro. Il 24 febbraio, ovvero nel giorno dell’inizio della guerra, sull’isola si pagava fino a 2,239 euro per un litro di benzina

Nel corso delle ultime settimane il costo del carburante sull’isola ha fatto notizia con l’immagine di una pompa di Lacco Ameno con il listino a 2,60 al litro. Il 24 febbraio, ovvero nel giorno dell’inizio della guerra, sull’isola si pagava fino a 2,239 euro per un litro di benzina. Il costo minore, invece, era di poco meno di 2 euro al litro con 1,989 euro. Aumenti così non si vedevano da tempo. “Anzi, non si erano mai visti” è stata la voce unanime degli automobilisti isolani. Adesso c’è un mese di tregua grazie al decreto legge approvato dal Governo con le misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina ha previsto la riduzione delle accise sulla benzina e sul gasolio impiegato come carburante per autotrazione. L’effetto delle misure consistono tra l’altro nella riduzione del prezzo di benzina e gasolio di 30,5 centesimi di euro al litro per un periodo di 30 giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento. Fino al 20 aprile, quindi, avremo un po’ di tregua, con la speranza che, una volta terminato, non si torni a prezzi ancora più elevati.

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Fabio

Eppure a Ischia c’è un distributore di benzina a 5 metri da una caserma della Guardia di Finanza. Allora di cosa vogliamo parlare o rimanere scioccati?

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