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Regno di Nettuno, si volta pagina: «Evitare gli errore del passato e investire»

L’area marina protetta tornata nelle mani dei Comini, i sindaci Giacomo Pascale e Dino Ambrosino dettano le linee guida per vivere finalmente una stagione di reale rilancio

La gestione dell’area marina protetta Regno di Nettuno è ufficialmente tornata ad essere nelle mani del Comune di Procida ed in quelle dei sei Comuni dell’isola di Ischia. Il provvedimento, già da tempo nell’aria, è stato reso ufficiale con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Con il decreto del ministro dell’Ambiente, quindi, si apre una nuova fase. Ne sono consapevoli i sindaci che si dicono “pronti a lavorare”.

“Il provvedimento era nell’aria già da tempo. La direzione generale per la protezione della natura e del mare del ministero dell’Ambiente ha ritenuto che non ci fossero più le problematiche che hanno motivato la revoca dell’affidamento, decisa lo scorso 17 aprile 2015”, ha confermato il sindaco di Casamicciola Giovan Battista Castagna. E chiarisce: “Noi siamo pronti a lavorare tutti insieme per mettere in campo attività di tutela, promozione e valorizzazione del nostro mare e del grande patrimonio sommerso delle isole di Ischia e Procida”. Apprezzamento ma anche autocritica, invece, è arrivata da parte del sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale: “L’area Marina protetta Regno di Nettino rappresenta un’opportunità per le isole di Ischia e Procida. È evidente, però, che deve essere gestita in un certo modo. Non dobbiamo più commettere gli errori del passato”. Secondo Pascale “L’area marina protetta deve essere tutelata e ben amministrata per consentire la realizzazione di progetti per valorizzare della nostra prima risorsa: il mare”.

E poi l’autocritica: “Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una querelle, anche giudiziaria, malgrado la partita fosse solo politica. Negli ultimi tempi, poi, abbiamo lavorato tanto per far tornare la gestione alla ‘normalità’ ovvero farla tornare al consorzio dei Comuni. E ciò è avvenuto anche grazie alla sensibilità istituzionale del ministero dell’Ambiente e della Capitaneria di porto nonché dei sindaci che hanno compreso l’esigenza delle isole: l’area marina protetta deve essere amministrata dai Comuni che ben conoscono le esigenze del territorio. Sotto l’aspetto politico, quindi, abbiamo raggiunto un buon risultato. Dobbiamo fare, però, un po’ di autocritica. Prima del commissariamento, infatti, l’area marina protetta era gestita dal consorzio dei Comuni ed anche noi, sindaci dell’epoca, abbiamo sbagliato qualcosa. L’auspicio è che adesso possiamo mettere da parte tutto ciò che è successo in passato e dimostrare a chi ci ha dato fiducia che sappiamo operare delle scelte lungimiranti ed appropriate per gestire l’area marina protetta nel modo migliore. Chiaramente tutto ciò passa anche per la collaborazione determinate di colui che sarà il direttore dell’area marina protetta. Noi sindaci dobbiamo avere la lungimiranza di una visione politica, ma sarà il direttore a mettere in pratica i nostri indirizzi”. Pascale ripete a chiare lettere: “Non dobbiamo più ripetere gli errori commesso in passato. L’area marina protetta è complessa ed abbraccia un patrimonio immenso con due perle del Golfo di Napoli. A noi il compito di valorizzare questo territorio e non mortificarlo con querelle politiche”.

Il sindaco di Lacco Ameno dopo il “mea culpa”, lancia un appello ai colleghi sindaci: “Dobbiamo remare tutti nella stessa direzione. Dobbiamo ripartire con la forza delle idee mettendoci alle spalle il passato e gli errori commessi. L’area marina protetta rappresenta un volano di sviluppo ed è un fiore all’occhiello per le nostre isole”. Diversa, invece, la visione del sindaco di Procida Dino Ambrosino. “Con i sindaci di Ischia abbiamo gli stessi obiettivi: la promozione del territorio e la valorizzazione dello stesso. Per questo sono sicuro che lavoreremo bene insieme perché abbiamo gli stessi obiettivi”. “Bisogna ripartire dagli investimenti”. È chiaro il sindaco di Procida Dino Ambrosino. “è una grande soddisfazione che la gestione dell’Area Marina Protetta Regno di Nettuno sia tornata al consorzio dei Comuni. Questo provvedimento è arrivato dopo mesi di lavoro”. “Non certo è inaspettato”, ci conferma. Ed ancora: “Il senso dell’area marina è quello di promuovere il territorio ed il rispetto del mare. Ed è questo il nostro obiettivo. Una direzione importante è quella degli investimenti. In primis con la realizzazione di boe a mare per la realizzazione delle quali ci sono anche dei finanziamenti ministeriali ai quali poter attingere”. Il primo progetto della nuova Area Marina Protetta, per Procida, è quello delle boe a mare. “Per Procida mi auspico che arrivino presto investimenti ad esempio in alcune baie prese di assalto dai turisti, in primis la Chiaia. Bisogna fare dei provvedimenti per la promozione del turismo e la tutela del mare”, chiarisce ancora Ambrosino.

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