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Dopo il restauro esterno della ‘Maspit costruzioni’ e il nuovo Redentore

Giovedì 21 giugno scorso, solstizio d’estate e ricorrenza di S. Luigi Gonzaga, è stata gran festa a Barano centro con il rito di riapertura al culto della Chiesa parrocchiale di Barano d’Ischia dedicata a San Sebastiano (foto dello scrivente), peraltro Patrono del comune collinare. Alle ore 19,30 il corteo, preceduto dalla banda musicale ‘Eurytmia’ del comune, si è snodato con l’intervento del grande Vescovo d’Ischia mons. Pietro Lagnese dalla vicina Chiesa di San Rocco verso lo storico tempio restaurato (dalla ‘Maspit spa costruzioni’ di Piedimonte) di San Sebastiano e qui l’eminente Presule Pietro ha benedetto e spalancato le porte d’ingresso con la lettura preliminare e profetica di un brano dell’Apocalisse, anche paragrafo 1044 del ‘Catechismo della Chiesa Cattolica’: – In questo nuovo universo, la Gerusalemme celeste, Dio avrà la sua dimora in mezzo agli uomini. Egli ‘tergerà ogni lacrima dai loro occhi; non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno perché le cose di prima sono passate – (Ap 21, 4). Ad arricchire la festa anche cinque giovani che hanno ricevuto il Sacramento della Confermazione o Cresima ed il grande Vescovo Pietro ha ricordato che la Chiesa vera non è quella delle belle pietre segno esteriore, ma quella della tensione dello spirito verso il suo eterno dover-essere. Difatti: – “Omicida fin dal principio, menzognero e padre di menzogna (Gv 8,44), Satana, che seduce tutta la terra (Ap 12,9), è a causa che il peccato e la morte sono entrati nel mondo, ed è in virtù della sua sconfitta definitiva che tutta la creazione sarà liberata ‘dalla corruzione del peccato e della morte. Sappiamo che chiunque è nato da Dio non pecca: chi è nato da Dio preserva se stesso e il Maligno non lo tocca. Noi sappiamo che siamo nati da Dio, mentre tutto il mondo giace sotto il potere del Maligno (1Gv 5,18-19) “ -. E’ per questo che lo Spirito e la Chiesa pregano: – Vieni, Signore Gesù (Ap 22, 17-20: la sua venuta, infatti, ci libererà dal Maligno (paragrafo 2853, CCC). Comunque il grazie alla Cei (Conferenza episcopale italiana) per il suo contributo ed ai fedeli per la generosa gara di solidarietà col buon Parroco don Pasquale Trani (svolto triduo di preparazione alla riapertura) per il necessario restauro ai fini della sicurezza, che, tuttavia, contribuisce a donare bellezza alla verdeggiante piazza e parco giochi posti all’ombra dei campanili di San Rocco e San Sebastiano (nella vicina via Roma la Chiesetta del Carmine). Nei desideri dello scrivente (e dei baranesi) anche la sistemazione della cava confinante abbandonata dai privati, un restyling cui il comune di Barano guidato dal giovane Sindaco Dionigi Gaudioso (come già Paolino Buono) medita, nonostante le oggettive difficoltà, che potrebbe collegare -a gradoni. l’amena piazza con la sottostante via Finestra a Testaccio. Alla festa hanno partecipato la giunta comunale (Raffaele Di Meglio, Emanuela Mangione, Daniela Di Costanzo) col Sindaco Dionigi; i Vigili Urbani col Comandante Ottavio Di Meglio; i Carabinieri col Comandante Gennaro Bonavoglia e Vice Fulvio Angiolini e i Parroci don Luigi Trani, Emanuel Monte, Pasquale Mattera, Carlo Mazzella. Al termine della S. Messa, intrattenimento all’aperto alle spalle dell’abside. Grazie, grande Vescovo Pietro, e “Liberaci, o Signore, da tutti i mali, concedi la pace ai nostri giorni e con l’aiuto della tua misericordia vivremo sempre liberi dal peccato e sicuri da ogni turbamento, nell’attesa che si compia la beata speranza e venga il nostro Salvatore Gesù Cristo”(op. cit. 2854).

*Pasquale Baldino – Responsabile diocesano Cenacoli Mariani, docente Liceo, poeta (e-mail: prof.pasqualebaldino@libero.it)

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