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«Restiamo uniti per mantenere il Tribunale a Ischia»

di Francesco Ferrandino

ISCHIA. È stata una grande festa. Il convegno organizzato dall’Assoforense ischitana sul tema “Giustizia e insularità” ha degnamente celebrato Carlo Alemi, magistrato che in qualità di Presidente del Tribunale di Napoli tra il 2006 e il 2014 ha condiviso le lotte degli avvocati ischitani per mantenere in vita la locale sezione distaccata, reputandolo un presidio indispensabile per la comunità isolana. Il dottor Alemi ha ricevuto l’investitura di cittadino onorario dai sindaci di Ischia (mancava per la verità il rappresentante di Casamicciola), al cospetto di un vasto parterre di partecipanti, riunitisi sabato pomeriggio presso l’ospitale sala dell’incantevole Hotel Delfini di Cartaromana, una platea composta da avvocati, magistrati, componenti dell’Ordine forense, esponenti delle forze dell’ordine e funzionari della sede giudiziaria locale. Una sede che più volte nell’ultimo decennio è apparsa sull’orlo della chiusura, sacrificata in nome del “risparmio” e della logica dell’accorpamento con le sedi principali: «Una logica assurda – ha detto Alemi, visibilmente emozionato per il riconoscimento conferitogli – per chi come me è convinto che la giustizia debba essere presente ovunque sul territorio, al servizio dei cittadini, e ciò è ancora più valido per le isole come Ischia. Imporre agli isolani di dover raggiungere il Centro Direzionale ogni giorno, con l’ulteriore ostacolo del mare, costituirebbe un’ingiustizia insopportabile». Nel suo appassionato intervento, Carlo Alemi ha ricordato le sue decisioni quando era a capo del Tribunale partenopeo, talvolta sconvolgendo le abitudini degli avvocati, ma rendendo comunque più efficiente e veloce la macchina della giustizia. Come ha ricordato l’avvocato Francesco Cellammare, che da presidente dell’Assoforense isolana ha magistralmente organizzato e moderato l’incontro, il dottor Alemi aveva rifiutato il prestigioso incarico di Presidente del Tribunale di Roma pur di rimanere a Napoli: «Ma – ha subito puntualizzato il neo-ischitano onorario – non l’ho mai considerato un sacrificio, sono soddisfatto della mia scelta. E devo dire che qualche risultato concreto lo abbiamo raggiunto, visto che la sede del tribunale è ancora qui». Il pomeriggio è proseguito con gli interventi dei tanti tra avvocati, sindaci e magistrati, che hanno conosciuto umanamente e professionalmente il presidente Alemi in questo decennio caratterizzato dalle lotte per il mantenimento del Tribunale a Ischia. «Dobbiamo rimanere uniti», questo è stato l’appello finale di Alemi a sindaci, avvocati e magistrati, «se vogliamo che questo risultato diventi definitivo», ha concluso il magistrato che, come ha ricordato il consigliere Francesco Caia, è stato capace di “gettare il cuore oltre l’ostacolo”, unico tra tutti i presidenti di Tribunali d’Italia a difendere la sede distaccata dipendente dal proprio Palazzo di Giustizia.

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