CRONACA

Rete Europea delle isole del Mediterraneo, c’è anche Procida

Il sindaco Ambrosino all’indomani della significativa firma ricorda come la “rete” sia stata indispensabile all’isola di Arturo per potersi fregiare del titolo di Capitale della Cultura 2022

Il sindaco di Procida, Raimondo Ambrosino firma il Patto di Amicizia già sottoscritto dai sindaci di: Ventotene, Gerardo Santomauro, Lampedusa-Linosa, Totò Martello, e di Retymno (Creta) per costituire la Rete dei Comuni delle isole europee del Mediterraneo.

Per l’occasione i tre sindaci italiani si sono incontrati, via call, nel corso della manifestazione pubblica organizzata a Procida alle ore 15 del giorno 13 settembre dall’Assessore Antonio Carannante di Procida e dal prof. Renato Di Gregorio, delegato del Comune di Ventotene per il progetto Europa. Il sindaco Raimondo Ambrosino ha condiviso con i suoi due colleghi l’opportunità di fare Rete ricordando che proprio ” la Rete” è servita per ottenere il riconoscimento a Procida di Città italiana della Cultura 2022.

Il sindaco di Ventotene, Gerardo Santomauro ha sottolineato l’importanza di quella parte di Rete costituita da : Ventotene, Ponza, Ischia e Procida che consente di collegare, via mare, l’aeroporto di Fiumicino con quello di Capodichino, consentendo così una circolazione via mare anziché via terra. Naturalmente – ha aggiunto – dovremo tutti assieme spingere la ricerca per consentire la produzione di imbarcazioni a propulsione ” ad idrogeno”, a costi più bassi e ad inquinamento minore.

Il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, ha invitato i colleghi a sviluppare assieme strategie comuni e a diventare interlocutori attivi di Regioni e Governo, considerando le problematicità che avvertono tutte le isole circa alcuni temi come la gestione della salute, delle Scuole, dei rifiuti, delle risorse idriche, della mobilità e dello spopolamento.

L’Assessore Antonio Carannante ha voluto avanzare l’ipotesi di un’alleanza larga tra le isole e i borghi delle Aree interne per rappresentare bisogni comuni che il Governo dovrebbe affrontare con stanziamenti ad hoc pianificati secondo una condivisione sulle strategie d’intervento.

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Frattanto sarà possibile lavorare su progetti condivisi tra i Comuni che hanno stretto il Patto scambiandosi le “best practice”, aiutandosi ad affrontare problemi comuni e mettendo in campo una capacità progettuale che ciascun Comune, da solo,non può garantire – ha evidenziato Di Gregorio.

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Il primo progetto su cui lavorare sarà quello della valorizzazione del due carceri borbonici, quello di Procida e di Ventotene, che seppure di origine e fattura opposti possono sviluppare una accoglienza simile e integrata. A Ventotene, sull’isolotto di Santo Stefano, vi è una struttura progettata e realizzata dall’ing. Carpi, per svolgere la sua funzione di vero e proprio carcere. A Procida ci si trova di fronte invece ad una struttura pensata e costruita come un palazzo nobiliare, Palazzo D’Avalos, usato poi come reggia e solo dopo adattato a carcere. In entrambi i casi si registra però una crescita esponenziale delle visite turistiche e una consapevolezza delle comunità locali di possedere un bene da proteggere, non da snaturare o trasformare, ma mostrare in tutta la sua essenza storica e architettonica.

Alla riunione e’ intervenuto anche l’Ammiraglio La Rosa, presidente dell’Associazione O.Me.G.A. che ,per l’occasione, ha organizzato,assieme alla Lega Navale nazionale e alla sezione Rotary di Procida, una “Veleggiata” che è partita da Forio e da Napoli a dimostrazione che il mare Mediterraneo che lambisce le isole che si vanno associando deve essere un “mare di Pace” e di libera circolazione.

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