CRONACA

Ricostruzione, procedura semplificata anche per il terzo condono

È stata approvata ieri la modifica alla legge regionale n.10 del 2004, con un emendamento che estende le modalità previste dall’articolo 9 a tutte le istanze presentate ai sensi del decreto Ischia, quindi anche quelle del cosiddetto "condono 2003"

La procedura semplificata può essere applicata anche alle istanze di condono edilizio del cosiddetto terzo condono. La norma, che modifica la legge regionale 10 del 2004, è stata votata ieri in consiglio regionale su proposta della consigliera ischitana Maria Grazia di Scala. Il nuovo articolo 9 è relativo alle sole istanze di condono edilizio presentate ai sensi della 326/03 per i soli immobili colpiti dal sisma nei tre comuni del cratere ovvero Casamicciola, Forio e Lacco Ameno.

Le modalità procedimentali di cui all’articolo 9, comma 2, sono applicate alle istanze presentate ai sensi e nei termini previsti dalle disposizioni di cui all’articolo 25 del decreto legge 109 del 28 settembre 2018 convertito con modificazioni dalla L. 16 novembre 2018, n. 130 “Disposizioni urgenti per la città di Genova, la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, gli eventi sismici del 2016 e 2017, il lavoro e le altre emergenze”, noto anche come il ‘Decreto Ischia’. La norma prevede che “In presenza di situazioni di particolare gravità, eccezionalità e di calamità naturali potrà essere possibile la delocalizzazione temporanea, totale o parziale delle attività commerciali o agenzie di servizi in strutture esistenti e situate in prossimità delle aziende danneggiate e dichiarate inagibili, o in aree opportunamente attrezzate immediatamente adiacenti”.

Esulta Giacomo Pascale: «Provvedimento che va nella giusta direzione: unifica, semplifica ed accelera la procedura ed evidenzia che la Regione ha “recepito” le prescrizioni dellìarticolo 25 della L.130/2018». Un’altra importante approvazione nelle misure di semplificazione è quella relativa alla delocalizzazione temporanea delle attività economiche

Ed ancora: “La delocalizzazione temporanea, di cui al comma 1, è attivata mediante comunicazione ai competenti Uffici comunali attestante il mantenimento dei requisiti di legittimità e agibilità previsti dalle normative vigenti, certificata da un tecnico professionista abilitato”. Entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge approvata ieri con delibera di Giunta regionale sono stabiliti i criteri di individuazione delle delocalizzazioni temporanee esperibili e distinte per fattispecie con le relative modalità procedurali semplificate”. In pratica grazie all’intervento legislativo della Regione Campania la disamina delle pratiche di condono può avvenire con autocertificazione. In passato avveniva solo per i primi due condoni ovvero per quello 1985 e 1994. Il ‘decreto Ischia’ che programma la ricostruzione in seguito al sisma del 2017 è contemplato anche il terzo condono anche se per i soli immobili danneggiati dal sisma. Ciò significa che nell’andare ad esaminare queste pratiche non poteva essere applicata la procedura semplificata. Partendo da questo assunto il sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale, con l’ufficio legale del Comune ha dato l’input alla consigliera regionale Maria Di Scala che ha fatto sua la proposta battendosi per l’approvazione della stessa. La modifica alla legge regionale è un’esigenza legislativa necessaria per consentire agli uffici tecnici di esaminare le pratiche di condono con maggiore serenità e celerità. Il Comune di Lacco Ameno, in ogni caso, con una delibera di giunta, aveva già demandato all’ufficio tecnico di procedere alla disamina delle istanze di condono degli immobili colpiti dal sisma con la procedura semplificata in virtù dell’articolo 25 della legge sulla ricostruzione che di fatto equiparava i tre condoni.

“Mi gratifica l’aver proposto un provvedimento che va nella giusta direzione – ha detto il sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale – poiché unifica, semplifica ed accelera la procedura come richiesto ma evidenzia anche che la Regione Campania “recepisce” le prescrizioni di cui all’art. 25 della Legge 130 del 18 ovvero quella relativa alla ricostruzione post sisma”. Ed ancora: “L’emendamento approvato in consiglio regionale prevede e semplifica procedure di delocalizzazione di attività commerciali e agenzie di servizi che per effetto di situazioni eccezionali o di calamità naturali siano state interrotte. Con successivo provvedimento di Giunta si provvede alla catalogazione delle attività e delle circostanze specifiche di dettaglio per le quali è possibile attivare la procedura in forma semplificata di delocalizzazione temporanea”. “Questa non è una vittoria per la nostra isola”, ha concluso Pascale. “È un’esigenza legislativa per la quale ringrazio tutti coloro che hanno avuto la sensibilità istituzionale di ascoltare il grido proveniente dalla nostra isola per fare in modo che la ricostruzione possa essere più celere”.  

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