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Ridotto l’invio d’acqua sull’isola d’Ischia

Il servizio idrico dell’isola d’Ischia è entrato in una fase di difficoltà che, purtroppo, ha tutte le caratteristiche per diventare strutturale e durare almeno per l’intera estate.

A causa di un inverno ed una primavera caratterizzati da scarse precipitazioni, gli invasi idrici non sono in grado di assicurare un rifornimento adeguato alle esigenze della stagione calda e di una località turistica come Ischia.

In realtà l’emergenza riguarda tutta la Campania e perciò la Regione ha inviato una missiva ufficiale all’EVI ed agli enti locali, nella quale si legge che “a causa del severo e perdurante decremento della capacità di alimentazione di tutte le fonti disponibili, nonché dell’impossibilità di attingere da altre fonti, si porta a conoscenza che la carenza idrica che sta interessando la nostra Regione ha subito un ulteriore aggravamento”.

Per questo motivo si è cominciato con il ridurre di circa il 30 % l’invio all’isola d’Ischia, attraverso le condotte sottomarine, dei volumi idrici necessari. Inoltre i dipendenti regionali stanno provvedendo ad effettuare la chiusura notturna dei serbatoi isolani di propria competenza, per tentare di recuperare il più possibile i livelli di accumulo.

L’EVI, a sua volta, sta organizzando un sistema di turnazioni, che vedrà impegnato tutto il personale 24 ore su 24, con i conseguenti problemi logistici e finanziari che ciò comporterà.

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È assolutamente necessario che i cittadini, come del resto prevede il Regolamento Idrico, provvedano velocemente a mettere in efficienza le cisterne private e gli autoclavi.

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Nel contempo, bisogna evitare ogni spreco, riducendo i consumi al minimo indispensabile.

 

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