Riecco Annalucia Miragliuolo: «La malattia mi ha tolto i muscoli, non il cervello»
CASAMICCIOLA TERME. E’ stata una conferenza stampa anomala, e negarselo sarebbe da ipocriti. Ieri mattina c’erano soltanto i giornalisti a casa di Annalucia Miragliuolo a Panza, dove l’ex assessore del Comune di Casamicciola ha voluto incontrare gli operatori dell’informazione per fare il punto non soltanto sulla decisione maturata ma anche su una serie di fatti e circostanze che hanno visto finire nel “mirino” i suoi familiari. Un incontro durato mezz’ora e nel corso del quale la dottoressa, affetta da una forma di SLA, ha comunicato attraverso un computer non soltanto facendo ascoltare un discorso che aveva preparato ma anche rispondendo con straordinaria lucidità ad alcune domande che gli sono state poste.
«Desidero ringraziarvi innanzitutto per essere qui ed avere accettato questo confronto con me – ha esordito la Miragliuolo – le notizie diffuse negli ultimi tempi sono molto offensive e false e sono state artatamente messe in giro perché dettate da un odio profondo legato a problematiche familiari ed interessi personali relativi a proprietà private, insomma roba che nulla ha a che fare con la politica. Posso affermare questo con assoluta certezza perché purtroppo, mio malgrado, sono stata costretta a documentarmi e sono certa dell’infondatezza di certe informazioni messe in giro, come anche i nomi di persone che mi avrebbero dovuto sostituire non sono mai usciti dalla mia bocca». L’ex esponente della giunta Castagna ha aggiunto: «Il mio obiettivo era diverso, quello cioè di continuare l’impegno che avevo iniziato e volevo portare a compimento. Avevo chiesto di potermi avvalere di una persona che avesse le mie gambe e le mie braccia perché la malattia mi ha tolto solo i movimenti ma non mi ha distrutto il cervello e dunque l’intelligenza che volevo mettere a disposizione della mia Casamicciola. Un impegno che mi dava energia e non mi faceva sentire il peso della sofferenza. Aspettavo questa soluzione che non è arrivata e questo è il motivo del ritardo delle mie dimissioni: evidentemente non sono riusciti a trovare il modo per agire in questa direzione e non esporre a critiche chi mi dava una mano. Naturalmente la persona di cui mi fidavo e con cui ho visto nascere determinati progetti è mio fratello (Leonardo, ndr) ».
Il discorso poi scivola sempre più nei dettagli e Annalucia Miragliuolo spiega: «Mi ha fatto cedere la gravità di non vedere realizzato un progetto così fondamentale sul piano energetico, che avrebbe prodotto grande risparmio per tutti (il riferimento è al fotovoltaico, ndr). Vedere le discrepanze tra il forte incentivo che lo Stato concedeva e le forti difficoltà a realizzare il predetto progetto, così come quello del porto, è stato obiettivamente strano. Ci ho messo il cuore e sarei disposta a dare la vita perché si concretizzassero. Se siamo arrivati a questo punto credo che le responsabilità siano di tutti, amministratori, cittadini e giornalisti, ciascuno per le sue competenze. I primi dovrebbero essere al servizio dei secondi, che a loro volta dovrebbero scegliersi la classe dirigente senza compromessi. Gli operatori dell’informazione, infine, hanno un compito altrettanto importante che è quello di vigilanza e fare critiche costruttive e non distruttive mirate ad attacchi personali. Se lavorassimo tutti per il bene Comune, sicuramente potremmo ottenere risultati diversi e migliori, questo vuole essere il mio auspicio». Poi ancora un affondo, chiaro, netto e preciso: «Nessuno può scagliare una pietra perché è senza peccato, né tantomeno vedere la pagliuzza nell’occhio altrui e magari non la trave nel proprio. Non ho voluto questa conferenza stampa perché arrabbiata ma delusa e provando pena per la persona che ha scritto queste cose che denotano odio, arrivando a un livello molto basso. Se alcuni giornalisti facessero il loro mestiere volando alto, anche noi diventeremmo espressione di tale bellezza e serietà. Voglio inoltre ringraziare il sindaco e l’amministrazione comunale per aver condiviso i nostri progetti e se loro trovano un sistema “legale” per farmi continuare il mio operato accetterò, perché non sarà la mia malattia a fermarmi. Ho la sfacciataggine di chiedere il vostro sostegno per poter portare avanti ciò che ho cominciato. Io sono qui a discutere dei vari progetti, insieme a voi, vi ringrazio per la pazienza che avete avuto».
La straordinaria lucidità della dottoressa Miragliuolo si è confermata anche nella seconda parte della chiacchierata con i giornalisti, quando le è stato chiesto dapprima dell’impegno associativo con la sua creatura “Raggio di Luce” e ancora del terremoto che ha sconvolto Casamicciola lo scorso 21 agosto. Con essa anche l’amore per l’impegno nel sociale e per la sua terra, di cui ha auspicato la rinascita e la costruzione. Ovviamente con la massima sicurezza e rispettando le norme antisismiche. Poi il congedo, accompagnato da una speranza: rivederla presto all’opera. Di braccia ce ne sono tante, di menti come la sua poche. Alla fine, in fondo, la sostanza è tutta qui.
Gaetano Ferrandino