CULTURA & SOCIETA'

Riecco la Domenica delle Palme: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore” il Vescovo Carlo Villano sul piazzale Aragonese fra la gente del borgo per la benedizione delle palme e per la tradizionale festa dei “Pacia-paci”

La scrittura bibblica che affascina i seguaci della fede: “La grande folla che era venuta per la festa, udito che il signore Gesù veniva a Gerusalemme, prese dei rami di palme e uscì incontro a lui gridando «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il Re d’Israele! » - I fedeli di Porto d’Ischia ancora ricordano quando la mattina della Domenica delle Palme aveva luogo la suggestiva cerimonia dell’’offerta del ramoscello d’olivo benedetto che solitamente veniva consegnato direttamente dalle mani del Vescovo presente, ai comandanti di tutte le imbarcazioni all’ancora nel porto borbonico. Una bella e molto significativa cerimonia portata avanti dal parroco della Chiesa Reale di Portosalvo don Luigi De Donato

La Chiesa di Ischia e non solo, apre le sue porte ai riti della Settimana Santa a cominciare da oggi Domenica delle Palme con la benedizione impartita dal Vescovo di Ischia Sua Ecc. Mons. Carlo Villano dei ramoscelli di olivo, quale solenne inizio del sacro percorso delle varie funzioni religiose fino a domenica prossima 20 Aprile 2025 giorno della Santa Pasqua di Resurrezione. Con lo spirito del Vangelo i parroci della Diocesi isolana benediranno ciascuno nella propria parrocchia le palme innalzate dai fedeli al cielo in segno di giubilo per la festa di pace che si vive.

Infatti l’ evangelista Giovanni così ha riportato: Dal Vangelo secondo Giovanni (12,12-16). “In quel tempo. La grande folla che era venuta per la festa, udito che il Signore Gesù veniva a Gerusalemme, prese dei rami di palme e uscì incontro a lui gridando: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d’Israele!». Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra, come sta scritto: «Non temere, figlia di Sion! Ecco il tuo Re viene, seduto sopra un puledro d’asina». I suoi discepoli al momento non compresero queste cose; ma, quando Gesù fu glorificato, si ricordarono che di lui erano state scritte queste cose e che a lui essi le avevano fatte”. La primaverile tradizione delle palme gialle che ci introduce nel clima festoso della Santa Pasqua e dei giorni della Settimana Santa che la precedono, si è cominciata a sentire già dal govedi scorso nel mezzo della settimana quando sono comparsi i primi “pacia paci” , ossia le palme gialle con cui avvertivi che ormai si era prossimi alla Domenica delle Palme, cioè oggi. E’ stata una sensazione bella che ha avuto in anticipo il sapore della festa profumata della Pasqua e prima di essa i segni significativi della Settimana Santa. A dare vita al primo impatto, dopo un anno di attesa, con i primi “pacia paci” gialli e verdognoli nei vari “presidi” improvvisati delle palme in vendita, sono gli appassionati, esperti e volenterosi giovani intrecciatori della contrada di San Ciro,dell’angolo di Via Alfredo De Luca, di Via De Rivaz e del Borgo di Celsa ad Ischia e della Marina a Casamicciola. Costoro, già tre giorni prima occupano gli angoli delle strade del Centro di Porto d’Ischia, Ischia Ponte, il lungomare di Casamicciola angolo Pio Monte della Misericordia, Piazza Santa Restituta a Lacco Ameno, al centro di Forio e di Panza nei pressi della chiesa di San Leonardo con i propri cesti e bacinelle ricolmi di pacia-paci gialli confezionati ad arte con le proprie mani. Così, incomincia la prima vendita dei pacia-paci e l’ avvio del primo segnale di una Pasqua di gioia e di festa ed anche di invasione turistica di questo nuovo anno in corso 2025. Oggi Domenica delle Palme, è un giorno fausto e di gioia per la Chiesa cristiano-cattolica di Ischia e del mondo, perché si celebrerà, l’ingresso trionfale di Gesù in Gerusalemme in sella ad un asino e seguito da una folla plaudente che sventola alte foglie di palma in segno di giubilo.

Nelle chiese di tutta l’isola, i sacerdoti parroci delle parrocchie trasmetteranno il messaggio di Papa Francesco Vicario di Cristo in terra. Il Vescovo di Ischia Mons. Carlo Villano questa mattina dalla chiesa dello Spirito Santo in Ischia Ponte, si farà interprete della volontà del Santo Padre scendendo idealmente tra la gente (Piazzale Aragonese), come del resto farà il Papa stesso sul sagrato della basilica di San Pietro in Vaticano, per la benedizione delle palme che rimarranno nelle case dei fedeli, quale simbolo della pace universale. Sarà come a Gerusalemme, nello spirito e nella giustezza delle azioni, volte a glorificare il messaggio divino ed a ritrovare la pecorella smarrita di biblica memoria. Il Vescovo tra la gente dell’antico Borgo di Celsa questa mattina, è la bella dimostrazione che Mons. Villano dà di sè nell’ attesa domenica delle Palme, allorquando impartìrà la sua benedizione insieme al parroco don Pasquale Trani ai tanti ramoscelli di ulivo e “Paciapaci” (antica e tradizionale versione dialettale ischitana del Pace-Pace a intreccio), che vengono innalzati da bambini ed adulti, madri e figlioletti, padri e nonni, con la devozione e l’entusiasmo di chi sa di partecipare ad una festa della propria chiesa a cui con fede gioiosa, si sente legato per la vita. Quest’anno toccherà a Don Pasquale Trani nuovo parroco della parrocchia dell’Assunta a Ischia Ponte essere protagonista e fiancheggiare nella cerimonia liturgica della pace il Vescovo Villano. I fedeli di Porto d’Ischia ancora ricordano quando la mattina della Domenica delle palme aveva luogo la suggestiva cerimonia dell’’offerta del ramoscello d’olivo benedetto che solitamente veniva consegnato direttamente dalle mani del Vescovo presente, ai comandanti di tutte le imbarcazioni all’ancora nel porto borbonico. Una bella e molto significativa cerimonia portata avanti dal parroco della Chiesa Reale di Portosalvo Don Luigi De Donato. La tradizione della benedizione delle Palme sul Porto d’Ischia fu inaugurata dal vescovo Mons. Antonio Cece in quella lontana domenica delle palme del 1960, allorquando, parroco della Reale Chiesa di Portosalvo, era appena da un anno, il compianto Don Pasquale D’Abundo che succedeva all’amato Don Franceschino Albano. Successivamente, negli anni in cui sono stati Vescovi a Ischia, l’hanno continuata i successori Vescovi Dino Tomassini, Diego Parodi, Antonio Pagano e da ultimo, Mons. Filippo Strofaldi. Il successore vescovo Mons. Pietro Lagnese oggi Vescovo di Caserta interruppe la tradizione preferendo benedire le palme ad Ischia Ponte sul piazzale aragonese davanti al Castello e nella chiesa madre, la Cattedrale, ancora chiusa per interminabili lavori di restauro. Diconoc che riaprirebbe a maggio prossimo.

Fotoricerca di Giovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter

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