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Rifiuti: ancora guai allo Stir di Giugliano, l’isola trema

I continui guasti allo stabilimento di tritovagliatura, l’imminente stop del termovalorizzatore di Acerra, i piccoli e quotidiani guasti ai compattatori e la mancanza di alternative valide per fronteggiare l’eventuale crisi, caricano di nubi fosche l’imminente autunno in tema di smaltimento dell’immondizia

Le notizie giunte negli ultimi giorni dallo Stir di Giugliano hanno rapidamente gettato in uno stato di ansia profonda la comunità di Forio, ma soprattutto gli albergatori e i ristoratori che vivono con il fiato sospeso, temendo che la paventata emergenza rifiuti possa, da un momento all’altro, deflagrare e gettare in uno stato di emergenza i comuni più suscettibili per questa situazione. Un’emergenza che ad agosto, ma anche a settembre, potrebbe risultare davvero devastante per l’economia ischitana e per il suo buon nome. Sacchetti dell’immondizia lasciati a macerare in ogni dove e il passeggio dei turisti non sono esattamente in linea con le aspettative di una località che fa dell’ospitalità la sua principale vocazione.

Già nelle scorse settimane, i rallentamenti del conferimento dei rifiuti causati dallo Stabilimento di Tritovagliatura ed Imballaggio Rifiuti hanno comportato incresciosi casi abbandono dei sacchetti di immondizia in strada, raccolti poi soltanto in tarda mattinata a causa dei ritardi dei rientri dei compattatori, costretti a rimanere sulla terraferma più tempo del dovuto. Ma di recente ancora una volta le lentezze causate dallo Stir di Giugliano, che funziona a mezzo servizio, hanno alimentato nuovamente le ansie di chi teme che sull’isola possa presto scoppiare una nuova crisi rifiuti, come quella, devastante, che fece diventare Napoli e dintorni una immensa discarica a cielo aperto. Ma a terrorizzare è lo stop del termovalorizzatore di Acerra. A settembre, la manutenzione della turbina costringerà l’importante inceneritore a fermarsi per l’intero mese. 4 settimane di apprensione che potrebbero inevitabilmente aumentare all’inverosimile la presenza di immondizia nei territori napoletani e naturalmente anche a Ischia, soprattutto nei comuni come Forio e Lacco Ameno che maggiormente hanno subito le conseguenze dell’emergenza estiva.

Da molti anni, almeno dieci il termovalorizzatore di Acerra sta incenerendo i rifiuti urbani provenienti dagli impianti di trattamento dislocati nell’ampio territorio regionale , immondizia prodotta da centinaia di comuni della Campania, scarti di milioni di abitanti. Una caterva di rifiuti quella che entra nel forno dell’impianto: 730mila tonnellate all’anno, circa 2mila al giorno. Intanto, con l’ordinanza Sindacale n.141 del 25.07.2019, si è disposto che la Super Eco Srl, quale gestore del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti, prelevare il rifiuto organico dalle utenze domestiche e non domestiche esclusivamente dopo aver ricevuto concreta disponibilità da parte degli impianti. In caso di blocco istantaneo dei conferimenti la Super Eco è autorizzata allo stoccaggio del rifiuto organico all’interno dell’area sita in località Cavallaro per un periodo superiore alle 48 ore e fino al conferimento agli impianti. In questi casi, per preservare la salubrità della zona residenziale il dirigente del III settore del Comune di Forio è autorizzato ad adottare tutte le misure, ove necessarie, per sanificare, disinfettare, deodorare il sito in località Cavallaro per evitare miasmi e problematiche di varia natura alla popolazione. Del lavaggio quotidiano della zona se ne occupa la Eco Merid.

Intanto, come quando piove sul bagnato, ci si mettono alle volte anche spiacevoli imprevisti: è il caso di quello occorso sempre nei giorni scorsi ai mezzi delle Ego Eco, rimasti sulla terraferma dopo aver lasciato il fardello di immondizia all’impianto appena sbloccato, perché subirono un guasto che li costrinse a un’ulteriore permanenza presso lo Stir, mentre gli altri, appena liberati dal carico tornarono sull’isola per ricominciare il ciclo di raccolta. Operazioni che continuano con preoccupazione e apprensione. I guasti allo Stir di Giugliano e il prossimo stop forzato del termovalorizzatore di Acerra lasciano presagire un autunno caldo sul fronte dei rifiuti. Una situazione che solo scelte intelligenti e accorate saranno in grado di non trasformare la criticità in piena emergenza.

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