Rifiuti e mafie, forum nel weekend a Ischia
La Campania non è più il terminale per lo smaltimento dei rifiuti: questo uno dei tempi che tratterà l’edizione 2022 di Polieco che si svolgerà presso l’albergo della Regina Isabella a Lacco Ameno
La Campania non è più il terminale per lo smaltimento illecito di rifiuti ma terra di transito. L’allarme ambientale è stato lanciato da Napoli, durante la presentazione del Forum Internazionale sull’Economia (Polieco) che si terrà nel fine settimana a Ischia presso l’albergo della Regina Isabella di Lacco Ameno.. Sono le parole del colonnello Pasquale Starace, comandante del Gruppo carabinieri per la Tutela ambientale e la Transizione ecologica, con ruolo di coordinamento per il Sud Italia, a portare alla ribalta della cronaca il nuovo fenomeno. Starace sostiene, inoltre: “La Campania non è più terminale dello smaltimento illecito ma terra di transito. Dove esiste un’altissima specializzazione delle imprese criminali nella declassificazione dei rifiuti che vengono poi trasferiti altrove. Ciò che anni fa era la Campania, oggi punto di riferimento per il crimine nazionale, adesso è la Puglia, come altre regioni”.
“Le mafie – prosegue – non abbandoneranno il ciclo dei rifiuti perché nel bilancio tra la pena eventuale ed i guadagni provenienti dal business, vincono i secondi. La criminalità organizzata ambientale è sempre alla ricerca di nuove modalità. Quando il nostro Paese non basta si aprono nuove rotte. Fino a qualche anno fa era la Cina ma ora sono i paesi dell’Est Europa.”
“Per anni ha fatto comodo parlare della Terra dei Fuochi. Come se fosse solo un problema della Campania: ora invece è giunto il momento di far luce sulle altre regioni pensando alla Lombardia dove la Dda di Milano lancia allarmi continui. Ed ancora. al Veneto dove le indagini hanno dimostrato l’interesse delle mafie nella gestione illecita dei rifiuti. Per giungere alla Puglia diventata il crocevia di smaltimenti illegali. Dinanzi all’esigenza di risposte per la gestione e risanamento, la filosofia dei continui ‘no’ è inaccettabile. Se da una parte ci toglie dall’impiccio dall’altra, invece, ci nega la risoluzione”, chiosa la direttrice del Consorzio Polieco, Claudia Salvestrini che denuncia “l’imminente chiusura di diversi impianti di riciclo di plastica a causa dei rincari energetici. Senza impianti andremo a fondo tutti”.
“La carenza di impianti per il riciclo dei rifiuti è una piaga ancora troppo dolorosa per pensare che il mercato illegale possa essere messo nell’angolo”, rincara Mario Morcone, assessore regionale della Campania alla sicurezza e alla legalità. “Le infiltrazioni mafiose non coinvolgono solo le aziende. Come le amministrazioni comunali, in questo momento in Campania ce ne sono cinque sciolte per mafia. Questo ovviamente va a ricaduta su tutta la gestione. Da questo punto di vista le interdittive antimafie, che vanno sempre utilizzate con grande equilibrio, non bastano. Inoltre, le white list sono un valido strumento di prevenzione perché consentono un controllo anticipato. La soluzione non è solo di natura repressiva ma culturale”.
“Il Forum Internazionale PolieCo sull’Economia dei Rifiuti, sarà l’occasione – ha spiegato il presidente del Polieco, Enrico Bobbio- per riflettere sul mondo del riciclo dei rifiuti, che sembra attraversare una crisi senza fine. Dai problemi endemici al Covid e alle speculazioni energetiche, l’emergenza è continua”.
Con il titolo “Il gioco dei rifiuti”, sarà una due giorni di formazione ed informazione che chiamerà a raccolta autorevoli esponenti del mondo dell’impresa, della politica, della magistratura, del giornalismo e del mondo accademico. Il Forum prenderà il via venerdì 30 settembre con un focus sull’economia dei rifiuti e sulle nuove rotte internazionali. Ancora, sulla ricerca e l’innovazione per proseguire sabato con un confronto tra magistrati di diverse procure italiane e con la presentazione dei vari progetti messi in campo dal Polieco a sostegno delle imprese. Il Forum è patrocinato dal Ministero della Transizione ecologica. Entrambe le giornate sono riconosciute come corso di aggiornamento dall’Ordine dei Giornalisti.