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Nessun “giallo”, la fuga di Maria Grazia Castaldi era programmata

DI GAETANO FERRANDINO

ISCHIA – Manca da casa da ormai nove giorni, è vero, ma il modo decisamente light con il quale abbiamo trattato ieri la vicenda sul nostro giornale inizia a trovare una serie di conferme. Insomma, con tutto il rispetto per una coppia di genitori che non ha notizie di una propria figlia da oltre una settimana, e con tutta la necessità di svolgere gli accertamenti e le ricerche del caso, dobbiamo sottolineare nel classico day after che la situazione di Maria Grazia Castaldi è assolutamente diversa – tanto per fare un esempio – da quella di Emanuele Arcamone, che scomparve di punto in bianco dalla nostra isola senza dare più notizie di sé per oltre tre anni. E che la situazione fosse non del tutto cristallizzata, per la verità, lo avevamo intuito da subito perché c’erano una serie di tempistiche che non quadravano e che invero destavano più di qualche perplessità. Le indagini, per la cronaca, sono affidate ai carabinieri della Compagnia di Ischia, guidata dal cap. Andrea Centrella, e coordinate dai militari della locale stazione, agli ordini del luogotenente Michele Cimmino.

Volendo essere ottimisti e regalare speranza, e soprattutto non lanciare allarmismi ingiustificati, diciamo che nel caso di specie la situazione è decisamente più “cristallizzata” rispetto ad episodi analoghi. E questo lo avrebbero appurato anche gli inquirenti, che peraltro hanno sentito i congiunti di Maria Grazia recandosi anche presso la propria abitazione. Ovviamente l’attività di indagine è coperta da segreto istruttorio ma certo non mancano alcune indiscrezioni, che filtrano e mostrano un quadro dello stato dell’arte che tutto sommato è abbastanza chiaro. La prima cosa che emergerebbe in maniera inequivocabile è che quella di Maria Grazia non sia certo una improvvisa sparizione, quanto piuttosto una fuga pianificata e pure nei dettagli. Si è allontanata di casa, è vero, e senza dire nulla ai propri familiari, ma non in un momento di rabbia o impeto. E su questo i carabinieri avrebbero raccolto altri elementi interessanti: un dettaglio di non poco conto, perché quantomeno significa che non bisogna temere per la sorte della giovane ischitana, anche se questo non significa certo che si debba abbassare la guardia. Secondo quanto si apprende, infatti, pare che anche il fidanzato della Castaldi abbia lasciato l’isola più o meno con le stesse modalità e questo lascerebbe presagire ad una “fuitina”, per dirlo alla siciliana, anche se naturalmente parliamo sempre e soltanto di ipotesi che tali restano.

Ma che, e questo va debitamente sottolineato, sembrano trovare riscontro anche in alcune anomalie, come quella relativa all’appello su Facebook lanciato dopo otto giorni ed alla stessa denuncia alle forze dell’ordine che non è stata presentata nell’immediatezza dei fatti. Ora, è pur vero che ci troviamo in presenza di una persona maggiorenne e dunque autonoma sotto tutti gli aspetti, ma se si fosse trattato di una scomparsa improvvisa, immotivata ed avvolta nel mistero riteniamo che l’allarme sarebbe scattato prima e con un “allarme rosso” molto più diffuso. Restando alle scarse indiscrezioni fin qui trapelate bisogna poi aggiungere che pare che Maria Grazia di certo sia salita su un treno, momento nel quale ci sarebbero stati anche gli ultimi contatti telefonici, prima che il cellulare diventasse definitivamente “muto”. E poi ci sarebbero ancora ulteriori dettagli, sui quali però vige il riserbo davvero assoluto. L’appello alla ragazza, in ogni caso, resta quello di tornare a casa: i genitori , i parenti, stanno soffrendo non poco e non vedono l’ora di riabbracciarla. Speriamo che esaudisca presto il loro desiderio.

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