ARCHIVIOARCHIVIO 4ARCHIVIO 5

«Il rilancio della cultura parte dal patrimonio pubblico», intervista all’Assessore Salvatore Ronga

Gianluca Castagna | Ischia – L’isola riparte dalla cultura. E da una progettualità che trasformi ed estenda il concetto di patrimonio pubblico attraverso mille rivoli che si ramificano nel quotidiano.
Leggere la tradizione in modo creativo, senza mai rinunciare alla ricerca, al dialogo, alla curiosità, alla sfida. Trasformare lo spazio collettivo della cultura come luogo vitale che attiri l’attenzione di residenti e turisti, producendo nuova energia destinata a generare idee, progetti e visioni. Mettere l’arte (e la storia) del passato a confronto con il presente. Perché, pur strapazzato dal contrasto di segni specifici (e apparentemente inconciliabili), il contemporaneo acquista un nuovo senso quando viene immerso nei riferimenti del passato.
E’ questo il lavoro che Salvatore Ronga, uomo di teatro ed educatore scolastico, sta provando a realizzare, in via più istituzionale, da otto mesi. Da quando è diventato, per scelta del sindaco di Ischia Enzo Ferrandino, il nuovo assessore alla Cultura.

Compito non facile, data la congiuntura storica segnata dalla scarsità delle risorse e da emergenze sociali più urgenti e non differibili, la radicalità inevitabile della visione e la frammentazione tribale del tessuto politico e amministrativo del Comune di Ischia.
Nonostante ciò, Ronga si è rimboccato le maniche ed è stato in grado di sviluppare un ricco ed articolato programma basato non solo sull’organizzazione di numerose iniziative che valorizzano la ricchezza delle risorse pubbliche, ma anche sullo sviluppo di una trama di rapporti che vanno nella direzione del “fare sistema” con settori come l’arte, il turismo, l’archeologia e l’economia, di riuscire a farlo anche al di fuori dei perimetri isolani con una progettualità, perfino a lungo termine, ormai necessaria per ogni politica del territorio.
Sempre nella consapevolezza che vivere trasversalmente la cultura rappresenta, prima di tutto, un’importante sospensione di qualsiasi pregiudizio e rovesciamento di ogni steccato.

Partiamo da un primo bilancio di questa esperienza amministrativa come assessore alla Cultura.
Ho ricevuto l’incarico alla fine di luglio, per cui sono trascorsi solo otto mesi. Ma sono stati otto mesi molto intensi. Il bilancio può dirsi positivo, anche se fino a ora sono più numerose le iniziative che vorrei realizzare, rispetto a quelle già realizzate.
Da molti anni, e da più direzioni, il suggerimento è sempre lo stesso: i luoghi della cultura devono diventare centri di aggregazione intorno ai quali indurre affezione al pubblico, anche quello apparentemente più distratto e lontano dalle proposte culturali del territorio. Quali strumenti ha messo in campo e dove ?
Fin dal primo momento mi sono dedicato al patrimonio comunale. Abbiamo recuperato alla fruizione pubblica uno spazio espositivo importante, il Salone delle Terme Comunali, con un’esposizione permanente di interessanti documenti provenienti dall’archivio storico, e stiamo lavorando per allocarvi la Pinacoteca Comunale Ischitana, anche considerando che il Salone sarà l’ingresso principale del Municipio. Nella Biblioteca Comunale Antoniana presto avremo uno spazio dedicato ai bambini e nuove scaffalature, viste anche le importanti donazioni che l’Ente sta ricevendo in questi mesi. Peraltro proprio in Biblioteca si è svolta, tra febbraio e marzo, una serie di incontri rivolti agli operatori del turismo e ai cittadini, sulla storia locale e sulle risorse ambientali e paesaggistiche del territorio, perché tutti si facciano promotori della nostra isola. Ma sono davvero tante le azioni messe in campo per far conoscere e apprezzare, prima presso gli ischitani e poi presso i turisti, il nostro patrimonio culturale. Non può esserci promozione se non c’è conoscenza.
Un’iniezione di impegno per rafforzare l’esistente, dunque.
Sarò bastian contrario, ma non ho mai pensato che con i grandi eventi eventi si possano risollevare le sorti del paese. Il turista interessato alla cultura non viene a Ischia per un evento in particolare, ma perché, ad esempio, trova delle strutture culturali che funzionano. Un terreno culturale vivo e fecondo anche a prescindere dallo stesso turista. Più che all’eccezionalità del grande evento come momento attrattore, bisogna puntare alla normalità, a uno stato di vitalità culturale permanente. Il Museo come luogo centrale e strategico, non solo espositivo. E’ stato anche questo il senso di una mostra importante, realizzata alla Torre di Sant’Anna nel corso delle festività natalizie con opere di Maraniello, Marchegiani, Nagasawa e Vettor Pisani. L’intenzione era tenere aperta la Torre fino al 28 gennaio. Con qualche sacrificio abbiamo garantito la fruibilità del monumento oltre il periodo di festività, e questa iniziativa ha avuto un buon successo. La gente è venuta, i turisti pure.

Pochi giorni ci separano dalla Pasqua, primo grande appuntamento della nuova stagione turistica: quale sarà l’offerta culturale del Comune di Ischia?
L’offerta culturale del Comune sarà ampia, ma ben strutturata. Le iniziative in programma rispondono a un disegno preciso, ma sono anche l’occasione per far vivere i luoghi e farli conoscere. Per la Torre di Sant’Anna è stato così. In occasione della mostra ‘Omaggio a Ischia’ abbiamo anche approntato un percorso illustrativo sulle vicende costruttive della Torre e delle pitture murarie, che sarà integrato e rinnovato nei prossimi mesi. Per le festività pasquali, con il patrocinio del Comune insieme alla Diocesi d’Ischia, sarà eseguito in Cattedrale lo Stabat Mater, con Lucianna De Falco, il Coro polifonico Buon Pastore e i Pithecusa Brass. Le musiche sono state composte da Gianfranco Manfra, mentre Aniello Castaldi ha curato le trascrizioni. Ho voluto fortemente l’esecuzione di questo lavoro in una versione originale e nuova, che coinvolgesse talenti ischitani, ma ispirandosi alla tradizione. Sarà anche l’occasione per mettere in luce lo splendido crocifisso di scuola catalana che è conservato in Cattedrale.
Tre aggettivi per definire il suo “Stabat Mater”.
Nuovo, calato nel presente e molto ischitano.
Protagonista del cartellone pasquale sarà anche la Torre de’ Guevara.
Il 31 marzo, nelle stanze della Torre di Sant’Anna, ci sarà l’inaugurazione della mostra di Jean-Marie Manzoni, dal titolo ‘Sarabanda’, un fantastico bestiario in bianco e nero il cui accostamento con quello recentemente recuperato nel ciclo pittorico dei Guevara promette di essere ricco di suggestioni. La mostra, organizzata in collaborazione con il Circolo Sadoul, sarà visitabile fino alla fine di maggio, così si potranno ammirare anche le pitture murarie, la cui pulitura a opera del Prof. Thomas Danzl e degli studenti della Scuola di Dresda, ha dato risultati sorprendenti nella campagna di restauri appena conclusa. Le pitture sono importanti anzitutto per un valore storico artistico indubitabile. Testimonianze del tardo-Rinascimento che, a detta del Prof. Danzl e della Prof.ssa Monica Martelli Castaldi dell’Università Suor Orsola Benincasa, neanche Napoli può vantare. Tracce di una cultura tardo umanistica molto raffinata. Per Ischia, poi, hanno un valore fondamentale: illuminano il nostro Rinascimento, che è il periodo nel quale l’isola è stata un polo culturale di primo piano. E’ vero, se ne parla spesso. Ma le tracce di questa vitalità sono poco visibili e difficili da riconoscere. Le pitture della Torre, invece, ci restituiscono uno spaccato della vita aristocratica, quindi anche culturale, che non si trovano più nemmeno sul Castello, se non per la parte architettonica. Abbiamo il “Polittico d’Avalos” nella sacrestia della chiesa di Sant’Antonio da Padova, ma secondo me è ancora poco conosciuto. Ecco perché le immagini di queste pitture dovrebbero diventare virali: un lancio formidabile per l’isola d’Ischia e il suo patrimonio artistico. Nell’ambito del turismo culturale le volte dipinte della Torre di Sant’Anna dovrebbero essere note come la Coppa di Nestore.

A quanto ammontano le risorse finanziarie che il Comune di Ischia può mettere a disposizione del suo assessorato? Le ritiene adeguate?
Si sta lavorando per l’approvazione del prossimo bilancio. La questione delle risorse finanziarie è importante e con grande sforzo negli ultimi mesi ci sono stati molti investimenti nel campo della cultura, ma, oltre alle cifre, sono prioritari la possibilità di programmare gli interventi e il lavoro sinergico con tutti i soggetti coinvolti nella compagine amministrativa.
Quanto è determinante la sinergia tra pubblico e privato nella pianificazione culturale? Quali sono attualmente le collaborazioni più attive (o proficue) nel territorio ischitano?
La sinergia è fondamentale, dovremmo sforzarci di più per pervenire a una visione ampia e condivisa. Ci sono realtà culturali e imprenditoriali sull’isola che hanno raggiunto livelli qualitativi di eccellenza. Con le famiglie Mattera, proprietarie del Castello Aragonese, per esempio, abbiamo in programma alcune iniziative che facciano da ponte tra l’insula maior e l’insula minor. Ripeto: Ischia conserva sul territorio una parte importante del patrimonio che proviene dal Castello e che non è conosciuto come meriterebbe. Mi piacerebbe lavorare in questa direzione.
Com’è il rapporto con gli assessori alla Cultura delle altre amministrazioni isolane? Vi sentite, collaborate o prevale la percezione che ognuno coltivi il proprio orticello? Esistono sinergie che vuole creare o consolidare?La mia esperienza in campo amministrativo è singolare, e sono anche un neofita. Con alcuni c‘è un rapporto di conoscenza e di stima reciproca, per cui è più semplice collaborare. Con altri c’è un rapporto tutto da costruire. Favorevole o contrario al Comune Unico?
Favorevolissimo, lo sono da sempre. Anche il consiglio comunale si è espresso a favore.
Eppure non decolla, esistono sacche di resistenza molto solide.
Da quello che capisco l’ostacolo è di ordine politico. Una parte politica che presenta questo progetto e lo fa suo pretendendo che tutti gli altri aderiscano, non fa un buon servizio.

Ads

Da uomo di teatro ad assessore alla Cultura. Come si è rivelato il rapporto diretto con la politica?
La politica è per me un’esperienza formativa. Come a teatro, ci sono rituali che devo imparare a conoscere e a comprendere, perché rispetto a essi ho sempre la percezione di essere in qualche modo estraneo. Ma ho incontrato molte professionalità, persone competenti che svolgono il proprio lavoro con abnegazione, e che sono poco visibili. Se c’è una cosa che lega la mia personale idea di teatro con la politica è la necessità di condividere un progetto, per il cui buon esito bisogna essere capaci di rinunciare a qualche personalismo. Il teatro, come la politica, è ascolto e, allo stesso tempo, capacità di visione. Entrambi interpretano il presente, ma con uno sguardo al futuro.
C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in questi mesi e non riuscito a fare?
Tante cose, troppe cose.
Ne dica una.
L’apertura del Museo Civico di Aenaria. Sto lavorando affinché entro l’estate si possa aprire definitivamente negli spazi del pianterreno della Torre. Il Museo è il legame con gli scavi archeologici sottomarini nella baia di Cartaromana. Con le pitture, con le mostre di arte contemporanea e con il Museo Civico, la Torre può diventare un vero e proprio Polo culturale di eccellenza. Da un lato, racchiude tutta la nostra storia nei suoi momenti più salienti, sia sotto il profilo archeologico, sia sotto quello storico-artistico; dall’altro, l’opportunità, con le mostre d’arte contemporanea, di stimolare un dialogo fecondo con il preesistente. E’ il senso della mostra di Manzoni prevista per Pasqua: il bestiario fotografato dall’artista in giro per il mondo entra in contatto, proprio come una sarabanda rinascimentale, con il bestiario presente sulle volte della Torre. La mia intenzione è farne un Polo di attrazione culturale e turistico, lavoriamo come pazzi per poterlo realizzare.
(photo: Lucia De Luise, Marco Albanelli, Giovangiuseppe D’Ambra)

Ads

 

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex