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Rincaro trasporti, Cascone: «Aumenti trascurabili, nessun rischio di “cartello”»

La stagione turistica avanza, i flussi di visitatori aumentano, ma aumentano anche le tariffe dei trasporti marittimi. L’ingegner Luca Cascone, consigliere regionale, e dal 3 agosto 2015 anche presidente della Commissione permanente Trasporti, prova a gettare acqua sul fuoco, mentre

Presidente, avrà saputo delle proteste degli utenti isolani per i nuovi aumenti dei prezzi dei biglietti decisi da alcune Compagnie del Golfo.

«Sì, ma d’altronde alcuni ritocchi erano già annunciati per via dell’adeguamento al nuovo regime dell’Iva, pari al 5%. A me poi risulta che per le linee in convenzione con la Regione non ci sarebbero stati aumenti significativi per i residenti: al massimo, qualche arrotondamento, ma niente di significativo».

Beh, però i residenti procidani si sono visti tramutare corse che prima erano considerate Osp (obbligo di servizio pubblico) e quindi con tariffa di 4.80, in corse turistiche al ben più alto costo di 7.00. E comunque i ritocchi verso l’alto non hanno risparmiato nemmeno gli ischitani.

«Guardi, per le corse che rappresentano i servizi minimi noi abbiamo chiesto alle Compagnie di avere una particolare attenzione, come il mantenimento degli abbonamenti fissi e di tutte quelle garanzie che ci sono sempre state. Al di là di queste corse, siamo al di fuori della volontà della Regione e le Compagnie hanno ovviamente maggiore libertà di attuazione di nuove tariffe. Purtroppo non possiamo operare sulle corse al di fuori di quelle che garantiscono la continuità territoriale. È una realtà normativa che ci preclude spazi di manovra».

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Tuttavia queste manovre fanno sempre temere agli isolani, e in particolare ai pendolari, l’ombra di un “cartello” nel Golfo.

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«Questa eventualità è in gran parte superata, lo hanno confermato il Consiglio di Stato e la Comunità Europea. La Regione può imporre l’effettuazione di alcune corse per garantire le esigenze fondamentali, ma per il resto, in quelle fasce orarie dove tali esigenze non sussistono, è il libero mercato che si autodetermina. Di fatto noi possiamo operare solo con la Caremar».

Eppure gli ultimi ritocchi sono avvenuti a poche settimane dalla richiesta che il Coordinamento Mobilità aveva rivolto proprio alla Commissione che Lei presiede, per rendere gratuite le prenotazioni dei residenti e una maggiore attenzione alle tariffe sulle corse residuali.

«Non c’è un collegamento tra le due circostanze. Era già stato previsto che il nuovo adeguamento sarebbe scattato il primo giugno, se non erro. Ed è un provvedimento che ha interessato anche le corse degli autobus. Se contemporaneamente c’è stata una richiesta, verrà sicuramente presa in esame, valutando e approfondendo le possibilità che esistono per soddisfarla, nei limiti del possibile».

Qualche giorno fa, dopo la richiesta dei sindaci di Ischia e Procida, erano arrivate rassicurazioni sul ritorno del traghetto Caremar “Naiade” sulla rotta Ischia-Napoli, una delle pochissime navi munite di ascensore e adeguatamente attrezzate per i disabili. Conferma tali rassicurazioni?

«Dovremo fare le opportune verifiche insieme alla Caremar, ma credo che non ci saranno problemi o impedimenti a che la nave possa tornare a servire l’utenza di Ischia e Procida. Su questo aspetto sono abbastanza fiducioso».

Capitolo Eav. Appena due anni fa si parlava di chiusura, vista la voragine di 500 milioni di debiti…

«Stiamo portando avanti il risanamento dell’azienda. I risultati stanno rispettando le aspettative e tutti i componenti dell’azienda stanno lavorando nella giusta direzione. Chiaramente c’è ancora molto lavoro da fare, ma siamo piuttosto tranquilli».

Sono dunque pesanti le responsabilità della vecchia Giunta regionale capeggiata da Caldoro nella disastrosa situazione che avete trovato all’Eav.

«Le scelte di quei cinque anni non hanno certamente aiutato a prendere la giusta direzione. Anzi, si può dire che in cinque anni il problema dell’Eav non è mai stato affrontato. Si è preferito rimandare, ma in questo modo un problema si aggrava, e infatti tale atteggiamento omissivo è arrivato infine a provocare la voragine debitoria con cui poi abbiamo dovuto fare noi i conti».

I rincari, quale che sia il loro importo, riguarderanno quindi anche le corse Eav.

«Abbiamo parlato con i sindaci delle isole, spiegando che si tratta semplicemente di un adeguamento che riguardava esclusivamente i non residenti. Per i residenti rimane invece la tariffa scontata».

Nonostante il momento moderatamente positivo per l’azienda, non mancano tuttora le agitazioni dei operatori Eav, scioperi compresi, a cui il governatore De Luca ha reagito stizzito.

«Ci sono alcune sigle sindacali che contestano determinati dettagli. Li definisco dettagli non certo perché non siano importanti, ma solo perché rispetto ai problemi complessivi che l’azienda si trova a dover affrontare non sono in cima alle priorità. Il senso di responsabilità dovrebbe essere anche quello di saper attendere per permetterci di agire adeguatamente».

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