CRONACAPRIMO PIANO

Riparte il personale sismico a Casamicciola

Incarico fino al 31 ottobre per otto professionisti già impegnati in passato presso il Comune termale. Arriva anche il rinnovo come responsabile dell’area urbanistica per Mimmo Baldino

Ha a lungo giostrato quei decreti come un giocatore di poker fa con le proprie carte. Le ha girate e rigirate a lungo pur di rimanere tutti nel dubbio e soprattutto non lasciare indizi. In questo, andando completamente a spiazzare anche gli organi di informazione che avevano provato a fare qualche previsione o pronostico della vigilia, che si sono rivelati assolutamente non azzeccati. Alla fine il sindaco di Casamicciola Giovan Battista Castagna, di concerto con gli altri rappresentanti dell’amministrazione comunale, ha firmato i decreti delle unità che rappresenteranno i rinforzi in organico, le cosiddette assunzioni sismiche, ottenute dal Governo dopo che le stesse sono state inserite nel decreto sostegni al termine di un braccio di ferro tra la politica e i Comuni del cratere. Alla cittadina termale, per la cronaca, erano state destinate otto unità, rispetto alle dodici precedentemente in servizio, per un periodo di tempo che non dovrebbe andare oltre il prossimo 31 dicembre.

Di fatto rientrano in gioco dopo uno stop di sei mesi Caterina Castagna, Sara Castagna, Chiara Arcamone, Lucia Polito, Enza Piro, Imma Iacono, Aniello Carcaterra, Stefania Paparatti. Per la cronaca il primo cittadino ha firmato un ulteriore decreto, quello legato all’ingegnere Mimmo Baldino, che resta responsabile dell’area lavori pubblici e urbanistica. Il contratto di Baldino era scaduto lo scorso 30 giugno ed è stato rinnovato. Da considerare che, al termine di questo “rimpasto”, inevitabilmente restano fuori dei nomi che avevano fatto parte del primo gruppo di assunzioni sismiche che avevano operato a cavallo tra il 2018 e il 2020. Si tratta di Agnese Cianciarelli, Manuela Whitehead e Cesare Mattera. Scelte dolorose ma purtroppo resa necessaria dalla contrazione dei posti disponibili. Ma attenzione a una serie di indizi che quanto meno potrebbero essere indicativi. Tutti i decreti non sono stati firmati fino al 31 dicembre, data in cui scade il termine previsto per le assunzioni dal governo centrale, ma fino al 31 ottobre. Insomma, ci si è lasciati una forbice di sessanta giorni per poter procedere a qualche staffetta laddove si rendesse necessario. Ma non è tutto, perché sembrerebbe che almeno due unità delle tre rimaste attualmente escluse potrebbero essere “ripescate” dopo che il consiglio comunale si sarà riunito ed avrà approvato il bilancio. Insomma, di riffa o di raffa si farà il possibile per non lasciare fuori dalla macchina amministrativa nessuno o quasi di quei professionisti che tanto si sono prodigati in un momento particolarmente difficile della storia di Casamicciola Terme. E la cui mancanza si è davvero oltremodo sentita, a dimostrazione della validità e dell’apporto fornito alla causa. Da oggi si riparte, buon lavoro a tutti.

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