CRONACA

Ripascimento degli arenili, aggiudicata la progettazione

L’Utc del Comune di Lacco Ameno, ente capofila dell’intervento, ha dato atto della definitiva aggiudicazione dell’appalto al raggruppamento Proger-Dinamica-Finalca-Ad-Hs-Geonautics per un importo di poco più di un milione di euro

Nuova importante tappa nell’iter per il ripascimento degli arenili isolani. L’ufficio tecnico di Lacco Ameno ha dato atto della definitiva aggiudicazione dell’appalto dei «servizi di progettazione di fattibilità tecnico economica, definitiva ed esecutiva per il ripascimento e manutenzione pluriennale delle spiagge, nonché per la difesa dei litorali dell’isola di Ischia” al concorrente “Proger – Dinamica – Finalca – AD – HS – Geonautics», per un importo di € 1.041.293,85 al netto del ribasso oltre Iva ed ogni altro onere.

Lo scorso novembre era arrivato la provvisoria aggiudicazione con un punteggio complessivo pari a 77,85. La Commissione diede atto che l’offerta non era anomala in quanto il punteggio tecnico non superava i quattro quinti del massimo punteggio attribuibile. Adesso si tratta di sottoscrivere il contratto, naturalmente previa presentazione della necessaria documentazione e della garanzia fideiussoria a titolo di garanzia definitiva, ma comunque un altro passo è stato fatto nella direzione che i comuni isolani avevano intrapreso tempo fa: nell’estate del 2016 i sei enti locali avevano trovato l’accordo in tempo utile per lanciare la candidatura al bando regionale per i fondi a rotazione.

Il quadro tecnico-economico prevede un totale complessivo di euro 2.285.921,38. Dopo le necessarie verifiche, si addiverrà alla stipula del contratto tra il Comune e il raggruppamento che si è aggiudicato l’appalto

Il protocollo d’intesa, poi trasfuso nell’accordo di programma tra i sindaci, permise l’invio della proposta entro il termine ultimo per la presentazione delle istanze. L’anno successivo Ischia è poi entrata a far parte della graduatoria finalizzata al finanziamento della progettazione del ripascimento dei nostri litorali, sempre più minacciati dalla progressiva erosione che in pochi anni ha ridotto drasticamente gli arenili, con gravissimo danno per il turismo balneare e l’intera economia locale. Il bando regionale permetteva dunque ai Comuni di procedere alla redazione dei progetti senza dover sostenere le relative spese. La richiesta di finanziamento inoltrata dai sei comuni per questa prima fase di progettazione si aggirava intorno ai quattro milioni di euro. I quasi trenta milioni stimati per l’opera nel suo complesso sarebbero successivamente ricompresi all’interno della prima “tranche” del Programma operativo regionale per il periodo 2014/2020. I fondi rotativi per la progettazione erano il primo step di una prospettiva quanto mai lunga e impegnativa, ma costituivano anche un segnale importante a livello politico: finanziando la progettazione, la Regione ha fatto capire che esiste la volontà di collaborare per la successiva fase, che dovrebbe portare all’assegnazione e all’effettivo impiego dei copiosi finanziamenti. L’ormai ex sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale era stato il grande fautore della partecipazione isolana al bando regionale. Su suggerimento del potente vice di De Luca, Fulvio Bonavitacola, titolare di una delega strategica come quella all’Ambiente, il primo cittadino del paese del Fungo si era sempre più convinto che l’isola avrebbe potuto tentare con successo la corsa ai fondi rotativi, nonostante i tempi davvero ristretti. Nella seconda metà di agosto 2016, cioè quando mancavano poche settimane alla scadenza del bando, si arrivò a una concreta ipotesi di costi, messa nero su bianco.

Per completare il ripascimento dei venti arenili presi in considerazione nell’ipotesi occorrerebbero varie centinaia di migliaia di metri cubi di sabbia, un terzo dei quali per i due interventi del comune di Forio. Da lì la stima per i costi di progettazione. Inizialmente si pensò a un protocollo d’intesa, da approvare nei rispettivi consigli comunali: uno schema suggerito anche da alcuni funzionari regionali ma che, norme alla mano, sembrava più adatto alla gestione comune di servizi, non però a un’opera pubblica come il ripascimento. Per quest’ultima categoria il Testo unico degli enti locali prevede una disciplina più puntuale, stabilita dall’articolo 34.

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Come si evince da quest’ultima norma, l’accordo poi effettivamente sottoscritto dai sindaci era l’abito più adatto a “vestire” la proposta. Una proposta che vede il Comune di Lacco Ameno nel ruolo di capofila. Il ripascimento, tra l’altro, andrebbe logicamente a braccetto col programma di sistemazione delle scogliere, il cui ruolo è tutto da studiare per evitare di vanificare lavori e investimenti, e mantenere il fragile equilibrio tra coste, correnti marine e spiagge. La determina firmata dall’architetto Dellegrottaglie prevede un quadro tecnico economico complessivo di euro 2.285.921,38, con economie generali rispetto a tale quadro di ammissione al finanziamento pari a euro 1.390.095,62.

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