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Ripascimento spiagge, siglato l’accordo di programma

Di Francesco Ferrandino

LACCO AMENO. In meno di ventiquattr’ore, si è passati dalle convocazioni dei consigli comunali all’incontro di ieri mattina presso il municipio di Lacco Ameno, dove i sindaci hanno siglato l’accordo di programma per provare a ottenere i finanziamenti del fondo a rotazione necessari alla redazione del progetto di ripascimento degli arenili. Un cambiamento di programma che ha a che fare con l’opportunità dell’abito “procedimentale” da applicare all’obiettivo che le amministrazioni stanno provando a raggiungere. Come si ricorderà, venerdì erano stati convocati i consigli comunali di Serrara Fontana, Lacco Ameno e Casamicciola, chiamati ad approvare lo schema di convenzione che era stato prefigurato nel protocollo d’intesa sottoscritto lo scorso 17 agosto. Un protocollo che non poteva avere il valore giuridico necessario per un’opera pubblica di tale portata, e che comunque era stato validato successivamente solo da alcune delle giunte municipali isolane.

Il nodo della questione è da ricercare nelle norme del Testo unico degli enti locali, laddove l’articolo 30 prevede che “al fine di svolgere in modo coordinato funzioni e servizi determinati, gli enti locali possono stipulare tra loro apposite convenzioni”. In pratica, la convenzione è lo strumento ideale per la gestione comune di servizi: un caso concreto è costituito dall’Ufficio Comune di Piano, mediante il quale i sei comuni dell’isola d’Ischia gestiscono in forma unificata i servizi socio-assistenziali e socio-sanitari.

Tra l’altro, erano stati gli stessi funzionari della Regione Campania a suggerire ai sindaci lo schema della convenzione per l’ammissione ai fondi rotativi, entro il termine del 15 settembre previsto dal bando regionale. Tuttavia, nonostante l’esplicito assenso dell’ente regionale, non erano stati interamente fugati  i dubbi e le perplessità in merito all’uso di tale schema per quella che resta non una serie di servizi, bensì un’opera pubblica. Per quest’ultima categoria, infatti, il Testo unico degli enti locali prevede una disciplina più puntuale e maggiormente adatta alla bisogna, come stabilisce l’articolo 34, secondo cui “per la definizione e l’attuazione di opere, di interventi o di programmi di intervento che richiedono, per la loro completa realizzazione, l’azione integrata e coordinata di comuni, di province e regioni, di amministrazioni statali e di altri soggetti pubblici, o comunque di due o più tra i soggetti predetti, il presidente della regione o il presidente della provincia o il sindaco, in relazione alla competenza primaria o prevalente sull’opera o sugli interventi o sui programmi di intervento, promuove la conclusione di un accordo di programma, anche su richiesta di uno o più dei soggetti interessati, per assicurare il coordinamento delle azioni e per determinarne i tempi, le modalità, il finanziamento ed ogni altro connesso adempimento”. Come si evince dal dettato normativo, l’accordo sottoscritto ieri mattina presso il municipio di Santa Restituta è l’abito più adatto a “vestire” la proposta che vede il comune di Lacco Ameno nel ruolo di capofila.

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Cade quindi l’esigenza della convocazione dei consigli comunali nei tempi peraltro ristrettissimi per un’iniziativa che, forse, avrebbe potuto essere affrontata con maggiore ponderazione e minor precipitazione. In ogni caso, l’accordo adesso c’è, e tocca al sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale, emanare un decreto sindacale che verrà pubblicato nel Bollettino ufficiale della Regione Campania. Il primo cittadino è soddisfatto: «Dall’iniziativa – dichiara Pascale – si evincono tre ordini di considerazioni. Il primo è un dato eminentemente politico: per la prima volta le amministrazioni aderiscono congiuntamente a un programma concreto sul tema del ripascimento. La seconda considerazione è di carattere tecnico: questo tipo di intervento necessita di una tipologia progettuale complessa e costosa, e nessun ente potrebbe permettersi di cimentarsi senza la possibilità dell’accesso ai fondi rotativi, come nel nostro caso. La terza considerazione è di tipo economico: le nostre spiagge sono soggette a un depauperamento costante: l’erosione continua da anni e ha eliminato decine di migliaia di metri cubi d’arenili. I sondaggi confermano che una grande parte dei turisti scelgono Ischia per le sue spiagge. Si tratta quindi di un pericolo gravissimo per l’economia dell’intera isola. Finalmente oggi la questione viene affrontata, anche tenendo bene in conto che l’agenda del Piano Operativo Regionale 2014-2020 sono davvero l’ultimo treno che passa per questo tipo d’intervento da effettuare con contributi dell’Unione Europea attraverso la Regione Campania: se lo perdiamo, l’erosione delle spiagge diventerà irreversibile. Noi ci stiamo provando, adesso la palla passa alla Regione, chiamata anch’essa ad accollarsi la responsabilità politica di un intervento complesso ma fondamentale per il nostro futuro», ha concluso il sindaco di Lacco Ameno subito dopo il termine dell’incontro coi colleghi.

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