CRONACAPRIMO PIANO

Sant’Anna saltata, arriva il conto: transazioni ok con il fondo regionale

Dopo l’annullamento dell’evento il Comune salda le spettanze alle ditte coinvolte tramite accordi transattivi grazie ai finanziamenti della Regione

La cancellazione della festa di Sant’Anna per il secondo anno consecutivo ha lasciato l’amaro in bocca ai tantissimi affezionati allo storico evento che da circa novant’anni caratterizza l’estate ischitana, costituendo il culmine del cartellone stagionale. Tuttavia, quest’anno la decisione di non far svolgere l’evento, sempre a causa delle preoccupazioni di ordine sanitario in chiave di rischi d’assembramento, è arrivata a pochissimi giorni dalla data fatidica del 26 luglio, cosa che prevedibilmente ha comportato notevoli ripercussioni su una macchina organizzativa articolata che era ormai in dirittura d’arrivo. L’annuncio del presidente della Regione, che aveva fatto capire chiaramente all’amministrazione comunale di evitare lo svolgimento della festa, ha quindi paralizzato i vari accordi e contratti conclusi dal Comune con ditte, professionisti e associazioni pronte a dare il proprio contributo alla riuscita dell’evento. Va subito chiarito che l’ente di via Iasolino non subirà danni alle proprie casse, in quanto i finanziamenti per la festa provengono dalla Regione; inizialmente, quando non si erano ancora addensate nubi sull’orizzonte dello specchio acqueo di Ischia Ponte – location abituale della festa – il Comune aveva chiesto 140mila euro. Tuttavia, anche a causa del mancato svolgimento, la Regione ha riconosciuto un finanziamento di soli 57mila euro. A questo punti si è posto il problema di rimborsare almeno parzialmente i vari fornitori che avevano stretto accordi con l’ente. Vista la proporzione tra fondi richiesti e fondi ottenuti, il Comune ha quindi impostato una serie di accordi transattivi liberatori coi vari interlocutori. Tendenzialmente, si è cercato di liquidare, come media approssimativa, il 30-35% di quanto pattuito in condizioni ordinarie, ma in casi determinati l’amministrazione ha tenuto debitamente presente dell’effettiva attività svolta dal contraente. Ad esempio, una percentuale maggiore è stata riconosciuta a quelle ditte che avevano concretamente svolto il proprio compito pur senza lo svolgersi dell’evento, come il montaggio di infrastrutture, mentre il compenso per chi aveva garantito un servizio da porre in essere il giorno stesso dell’evento, quindi senza opere e attività precedentemente eseguite, ha concordato una percentuale leggermente minore. Si tratta di una soluzione obiettivamente sensata, per liquidare le spettanze di un evento che tutti auspicavano potesse svolgersi diventando un simbolo della ripresa post-pandemia, ma che ragioni di salute pubblica, prudenza e opportunità hanno costretto a rinviare per la seconda volta, sperando che sia l’ultima. Se lo augurano tutti gli isolani e i tanti turisti affezionati a questo evento, che da quasi un secolo illumina le nostre estati.

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex