Il ristorante non accetta la prenotazione perché ci sono bambini, “torni a settembre”
di Isabella Puca
Ischia – “Ritengo letteralmente assurda ed insensata la risposta datami al telefono da un ristorante ischitano che, all’atto della solita prenotazione per una cena di dieci persone, prima mi dà disponibilità e poi, alla richiesta su se ci fossero bambini, alla mia risposta affermativa, mi rifiuta la prenotazione. Io allibito spiego che i bambini hanno 2, 6 e 5 anni e sono assolutamente educati e restano al tavolo per tutta la durata della cena. Allora boom finale! “Mi dispiace ma per questa settimana bambini non ne vogliamo più venga a Settembre” Qualora il titolare o un dipendente della struttura voglia farmi qualche spiegazione pubblica ne sarei felice visto che difficilmente ci metterò più piede”. E’ questo lo sfogo che ha dato vita a una lunga polemica sfociata, ovviamente, sul web. C’è chi è arrabbiato, chi sottolinea che l’atteggiamento è pari a chi vieta l’ingresso agli animali e chi, dopo averne viste davvero di tutti i colori, giustifica il titolare del locale. Una politica, quella del childfree che, se annunciata, è accettata in un lungo e in largo, ma privarsi di piccoli ospiti solo il mese di agosto, sarà giusto o no? «Premesso che non esiste nulla al mondo più bello dei bambini e che ci sono sicuramente bambini ben educati, ritengo sicuramente una scelta di qualità del ristoratore, il tutelare a priori la quiete degli avventori, non potendo per ovvii motivi stabilire in anticipo il grado di educazione, non dei bambini, ma dei loro genitori! Ve lo dice uno che ogni giorno deve confrontarsi con cellulari in tavola, tablet con tanto di audio per tener buono il bambino, posate che volano per terra e urla isteriche, non dei bambini, naturalmente». Qualche altro giustifica la politica dell’esercente sottolineando però che andrebbe adottata tutto l’anno e non solo quando si ha il pieno delle prenotazioni come nel mese di agosto. «Per legge si può scegliere se nel suo locale possono accedere solo uomini o solo donne o solo coppie con bambini? Se la risposta è si, pazienza. A proposito: se non ricordo male anche in piazzetta, in una discoteca, gli ischitani in estate non li facevano entrare, posso sbagliare e confondermi, sapevate o ricordate questa cosa?». E in effetti sono in tanti a ricordare quando, tempo addietro, era a tutti gli ischitani che veniva privato l’ingresso in determinati locali per far spazio ai turisti. Una scelta certo contestabile, ancora di più di questa di non far sedere a tavola i bambini. «Se hanno messo fino a fine agosto ci sarà un motivo, evidentemente per la maleducazione dei bambini e dei genitori in primis, onde evitare di disturbare i clienti hanno ritenuto opportuno fare così, io lo approvo assolutamente». Qualche altro riporta la sua di esperienza, ma questa volta siamo a Forio, «mio figlio e un gruppo di amici avevano prenotato per 10, qualcuno venne meno e si ridussero a 6. Ebbene non volevano dargli più il tavolo per poi darglielo e aggiungere: se però mi arriva un tavolo da 10, voi andate via». Risultato? Una pessima recensione su Tripadvisor che il ristoratore in questione ha intimato loro di togliere. «Conosco il ristorante e conosco i proprietari. Forse chi parla a sproposito non c’è mai stato. Un locale unico, un’atmosfera che è difficile trovare altrove. E’ un ristorante molto curato, oggetti caratteristici vintage curati in ogni minimo dettaglio dal proprietario. Quando si va li, si respira un aria magica, di tranquillità. Soprattutto d’estate. Ora, capisco che il signore sia indignato e anche chi spara sentenze tanto per aprire la bocca, ho letto addirittura “vergogna” o “revocate la licenza”. Ma qua stiamo andando un po’ oltre. Io ho due figli, e vado spesso lì, senza bambini, soprattutto d’estate. E mica mi urto. No. Perché lo so e perché è la politica del ristorante. D’inverno è diverso. All’interno c’è una piccola saletta, il privè, dove qualche volta siamo stati lì con i nostri figli, è capitato raramente e d’inverno infrasettimanale, così non avremo potuto dare fastidio a nessuno, nonostante mio figlio grande sia educatissimo e sta al tavolo con noi senza alzarsi». La difesa al ristorante non fa una piega e c’è da dire che alle volte l’estate, tra il caldo e i protagonisti delle vacanze isolane, con i quali alle volte non proprio si riesce a dialogare, è davvero stancante.