Sono due i provvedimenti del Decreto ‘Ristori Quater’ che riguardano da vicino gli isolani. Si tratta dell’indennità per gli stagionali del turismo, terme e spettacolo e dello stanziamento di fondi per fiere e congressi, spettacolo e cultura. Il decreto approvato nella tarda serata di domenica prevede l’erogazione di una nuova indennità una tantum di mille euro per gli stagionali del turismo, degli stabilimenti termali e dello spettacolo danneggiati dall’emergenza epidemiologica da COVID-19, e ad altre categorie, tra i quali gli iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo in possesso di determinati requisiti, gli stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato il rapporto di lavoro involontariamente, gli intermittenti e gli incaricati di vendite a domicilio.
E non solo. Vengono stanziati anche 350 milioni di euro per il 2020 per i ristori delle perdite subite dal settore delle fiere e dei congressi, tramite l’incremento del Fondo per le emergenze delle imprese e delle istituzioni culturali istituito nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali con il Decreto Rilancio. Si incrementano: di 90 milioni, per il 2021, la dotazione del fondo di parte corrente per le emergenze nei settori dello spettacolo e del cinema e audiovisivo; di 10 milioni, per il 2020, la dotazione del Fondo per il sostegno alle agenzie di viaggio e ai tour operator, le cui misure di sostegno sono estese alle aziende di trasporto di passeggeri mediante autobus scoperti (cosiddetto sightseeing). Si prevede, inoltre, che i ristori ricevuti dai fondi già citati non concorrano alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi, non rilevino ai fini del calcolo degli interessi passivi e delle spese deducibili né alla formazione del valore della produzione netta. Si tratta di due settori che riguardano da vicino i lavoratori dell’isola di Ischia. La speranza è che questa volta non ci siano limitazioni sulla tipologia di contratti. La scorsa primavera, infatti, sono stati tantissimi i lavoratori tagliati fuori dai benefici a causa dei paletti inseriti all’interno dei decreti.