CULTURA & SOCIETA'

Procida, Mimmo Jodice inaugura “Abitare metafisico”: “Da sempre legato all’isola”  

Emozione e partecipazione al Palazzo della Cultura di Terra Murata per l’apertura della mostra che presenta sette opere del maestro della fotografia contemporanea. Che ammette: “Mai stato così emozionato”

“Il mio è un viaggio leggero e metafisico, attraverso sette scatti che partono da metà anni Novanta e arrivano al nuovo Millennio, raccontando l’identità di Procida, un’isola alla quale sono da sempre professionalmente ed emotivamente legato e le cui costruzioni, semplici e severe, mi hanno sempre affascinato. E oggi sono sinceramente emozionato di essere qui, condividendo questo momento con così tante persone, nell’anno di Procida Capitale Italiana della Cultura”.

Jodice con la moglie Angela

Così il fotografo Mimmo Jodice ha aperto ieri “Abitare metafisico”, il suo omaggio a Procida Capitale Italiana della Cultura, una mostra che impreziosisce gli spazi del Palazzo della Cultura di Terra Murata, visitabile gratuitamente fino al 31 dicembre.

Nel corso della cerimonia di apertura sono intervenuti, con Jodice, il direttore di Procida 2022, Agostino Riitano, il sindaco di Procida Dino Ambrosino, la direttrice delle politiche culturali e turismo della Regione Campania Rosanna Romano, la presidente del Museo Madre Angela Tecce e l’antropologo Marino Niola, autore del testo introduttivo alla mostra, realizzata con il matronato della fondazione Donnaregina per le arti contemporanee 2022.

Jodice con Riitano, direttore di Procida 2022

La sala espositiva mostra un confronto tra un polittico dove il mare (nella dimensione del viaggio) e la materia della costa procidana (attraverso l’approdo sull’isola) si incontrano e rientrano nell’alveo della nota produzione di Jodice, legata alle storie e alle origini del mito del Mediterraneo. Due lavori, rimasti fino ad oggi inediti, esplorano, nel dettaglio, la materia dell’isola, messa in relazione con la sua importante e peculiare tradizione architettonica.

“Pudica e solare, Procida rivela le sue leggi solo agli sguardi capaci di andare al di là di ciò che appare. – ha spiegato l’antropologo Marino Niola – Sguardi come quello di Mimmo Jodice, che gli arcani della natura e della storia li ha negli occhi. Non descrive i luoghi ma li crea.  L’obiettivo dell’artista rende visibile l’invisibile, mostra il DNA delle sostanze primordiali, facendo di Procida un’isola contesa tra la vista e la visione”.

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Un dettaglio della mostra

“Siamo profondamente grati a chi, come Mimmo Jodice, ha sempre dimostrato per la nostra isola un affetto sincero, contribuendo a diffonderne con talento e capacità straordinarie la sua bellezza e la sua identità in Italia e nel mondo”, ha detto Dino Ambrosino, sindaco di Procida.

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“Questo straordinario omaggio a Procida del maestro Mimmo Jodice chiude la stagione delle grandi mostre, raccontando l’isola attraverso gli occhi di uno dei più grandi fotografi della contemporaneità – ha sottolineato Agostino Riitano, direttore di Procida 2022 – e la cui sensibilità va ad affiancarsi ai tanti artisti che nel corso di questo anno sono stati coinvolti nel nostro programma culturale, da Jan Fabre e Maria Thereza Alves, da William Kentridge ad Antonio Biasiucci, passando per i giovani artisti del Mediterraneo, attraverso la Biennale dei Giovani Artisti”. 

La mostra sarà visitabile a ottobre (10-13; 15-18), a novembre e dicembre (10-13). 

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