Ritardi Caremar, bus Eav costretti a partire sempre in ritardo
L’ultima corsa effettuata da quella che un tempo era la compagnia di navigazione di Stato arriva sull’isola “fuori tempo”. E così si crea l’effetto domino con gli autisti costretti a loro volta ad attendere i passeggeri…
Continuano le lamentele per i ritardi reiterati dell’ultima corsa della Caremar che ormai riesce sempre più di rado a rispettare la partenza delle 21.55. La partenza da Porta di Massa a volta ritarda anche di mezz’ora con conseguente arrivo al porto di Ischia a mezzanotte inoltrata. E se questa lentezza rappresenta soltanto una seccatura per i passeggeri che possono contare su un’automobile o di qualche premurosa persona che aspetta al porto per riportare a casa chi torna da Napoli, i problemi sono di chi ha intenzione di utilizzare i mezzi pubblici.
Le ultime corse dell’Eav partono alle 23.40. Sono il CS e il CD, le ultime circolari che garantiscono a chi intende attardarsi fino a tarda ora in giro per l’isola e non è provvisto di un mezzo proprio di poter rincasare. Ma come segnato anche sugli orari apposti in bella vista al porto e in alcune zone strategiche dell’isola, le ultime corse dell’Eav, “attendono l’arrivo dell’ultima nave”.
Quando puntuale, “l’ultima nave”, ovvero il traghetto della Caremar, arriva al porto poco prima delle 23:40, permettendo così agli autisti di CS e CD di partire in orario. Ma negli ultimi giorni la partenza dell’ultima corsa ritarda puntualmente costringendo gli autisti ad aspettare anche mezzanotte e oltre.
Qualche volta, indispettiti dall’estremo ritardo del traghetto e pressati dai passeggeri dei mezzi desiderosi di tornare a casa, è anche capitato che i bus siano partiti prima che il traghetto della Caremar giungesse in porto e chi si aspettava di poter rincasare con il bus si è dovuto mettere il cuore in pace, chiamare soccorso a casa o ad amici automuniti e nella peggiore delle ipotesi tornare a casa a piedi, visto che di taxi in inverno è difficile trovarne.
A questo punto, si chiedono i passeggeri dell’ultima corsa, spesso minorenni che rincasano dopo una serata con amici – e se lo chiedono anche i genitori preoccupati – non sarebbe il caso di spostare direttamente la partenza dell’ultima corsa almeno a mezzanotte? Ciò eviterebbe le lunghe e inutili attese a capolinea e permetterebbe a chi si piazza sulla fermata degli autobus lontano da piazza Trieste e Trento di evitare di rimanere in balia del dubbio, guardando l’orizzonte della strada sperando che il grosso mezzo arancione illuminato si faccia vedere.
E’ incredibile pensare che nel 2020, nell’era della connettività diffusa, degli smartphone in tasca a ogni persona e agli albori del 5G, il servizio di trasporto pubblico non sia stato ancora in grado di creare una semplice applicazione che permetta di sapere dove si trovano i bus in giro per l’isola. Scaricando le giuste applicazioni è possibile persino sapere in quale tratto di mare si trovano i traghetti che si muovono nel golfo, ma per i mezzi dell’Eav risulta essere ancora un lontano obiettivo riuscire a raggiungere questo traguardo. E intanto non ci resta che attendere, naturalmente esposti alle intemperie dato che anche le pensiline sono un optional per quest’isola, che dovrebbe fare dell’ospitalità la sua principale vocazione.