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Il ritorno di Antimo Puca: Ma non ero mai andato via

ISCHIA. Faceva uno strano effetto pensare che anche Antimo Puca sarebbe andato in pensione. Lo storico ufficiale giudiziario presso la sede ischitana del tribunale era ormai prossimo ai 40 anni consecutivi di servizio (iniziò nel 1979, quando c’era la Guerra Fredda, l’Italia coi primi tv color soffriva la piaga dello stragismo di destra e del terrorismo di sinistra, gli Azzurri non avevano ancora vinto il Mundial di Spagna e Maradona era uno sconosciuto 19enne: insomma, un altro mondo), ma il fatidico traguardo ormai incombeva anche per lui. Nonostante una forma fisica sempre impeccabile, i 65 anni potevano costituire il capolinea della carriera di una vera e propria “istituzione” nel piccolo universo giudiziario-forense dell’isola d’Ischia. Tuttavia Antimo non aveva alcuna intenzione di riempire le giornate andandosene a spasso (anzi, a correre, come del resto già fa per tenersi in forma), e qualche tempo fa aveva partecipato a una selezione nazionale interna per la qualifica di funzionario dirigente presso l’ufficio notificazioni, esecuzioni e protesti (Unep). Il risultato è stato lusinghiero, ponendolo ai primi posti della graduatoria nazionale. La nuova carica gli permetterebbe di continuare a lavorare fino al settantesimo anno di età, eppure, nonostante il chiaro risultato, il Ministero affermò che non c’erano “i presupposti” per immettere Puca nel ruolo dirigenziale. Un’ostilità che non ha certo fermato Antimo Puca, il quale con l’assistenza dell’avvocato Giuseppe Di Meglio inoltrò ricorso al Giudice del Lavoro di Napoli: il 30 agosto è infine arrivato il responso. Il magistrato ha riconosciuto le ragioni di Puca, riammettendolo il servizio con apposita ordinanza d’urgenza. Gli atti sono già stati notificati al Ministero, al Presidente del Tribunale e a quello della Corte d’Appello. A breve, dunque, con l’arrivo del decreto ministeriale, Antimo sarà convocato proprio in Corte d’Appello per la formale immissione nel ruolo. Si profila dunque un altro quinquennio in una carriera da autentico stakanovista: al dottor Puca (tra l’altro, è anche avvocato: superò l’esame dopo aver sostenuto la pratica a Napoli presso lo studio del noto penalista Mario Tuccillo, padre di Luigi) vanno le sincere congratulazioni del nostro giornale.

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