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Riuscita a Napoli la manifestazione dei dipendenti N.U.

Di Francesco Ferrandino

ISCHIA. Ieri ha avuto luogo l’annunciato sciopero nazionale per il rinnovo contrattuale dei lavoratori nel settore dell’igiene ambientale. A Napoli, dov’è stato istituito il presidio della provincia, era presente anche la delegazione delle aziende che operano sull’isola d’Ischia.  «Lo sciopero è riuscito in tutta Italia – racconta Natale Di Cola, segretario Fit Cgil Roma e Lazio – a Roma l’adesione è stata altissima. Tante sedi sono rimaste chiuse e i mezzi usciti sono pochissimi. Adesso ci aspettiamo che la controparte riapra la trattativa». Per evitare che la capitale precipitasse nel caos, il commissario Tronca ha telefonato all’ad di Ama Daniele Fortini chiedendogli di intervenire prontamente alla fine dello sciopero per ripulire le strade dai rifiuti. «L’adesione in tutta Italia è stata del 90% –  ha dichiarato Francesco Garofalo , segretario generale di Fiadel che insieme  a Cgil Cisl e Uil ha indetto lo sciopero nazionale – I 100.000 lavoratori sono stanchi. Chiediamo ai sindaci di intervenire per la salvaguardia del posto di lavoro garantita dall’articolo 6 del contratto». Anche molti addetti isolani del settore sono intervenuti alla manifestazione. L’adesione allo sciopero è stata infatti massiccia nei comuni di Forio e di Ischia. Nel comune turrito la spazzatura depositata dai cittadini è così rimasta in terra in alcune zone. Il resto dell’isola invece è rimasto sostanzialmente indifferente, con percentuali di adesioni prossime allo zero. L’Amca (Casamicciola) ha soltanto inviato due delegati a Napoli, ma senza aderire allo sciopero. Per Lacco Ameno era presente un solo delegato della Fiadel, mentre a Barano e Serrara-Fontana i lavoratori non hanno aderito. I dipendenti dei cantieri di Casamicciola e Serrara, pur definendo condivisibili le ragioni dello sciopero nazionale, hanno ritenuto di continuare a svolgere l’attività lavorativa. I rappresentanti sindacali aziendali delle ditte che operano sull’isola e che ieri erano presenti a Napoli, hanno espresso le proprie scuse verso i residenti e i turisti in visita sull’isola per i prevedibili disagi nel trovare alcune zone deturpate dai sacchetti dei rifiuti per la mancata raccolta, sottolineando l’alta posta in gioco che ha provocato l’indizione dello sciopero.  Alle 13 si è tenuto un incontro tra la delegazione regionale dei sindacati e il sindaco De Magistris. L’obiettivo minimo è il raggiungimento del 50% più uno delle adesioni, un dato che sul tavolo delle trattative a Roma col Governo servirà a conferire un peso significativo alle richieste dei sindacati.

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