CRONACA

Rivoluzione imbarchi, Meloni: «Buona la prima, puntiamo a migliorare»

Il Comandante della Guardia Costiera di Ischia traccia un bilancio sulle prime 48 ore del rivoluzionario piano traffico del porto di Ischia

Siamo a mercoledì e per adesso tutto va bene. Il nuovo piano traffico che riguarda il porto di Ischia, fortemente voluto dall’amministrazione Ferrandino, non ha creato disagi di sorta. Gli imbarchi stanno procedendo come nei piani: le auto che hanno necessità di sbarcare presso la terraferma si dirigono verso l’ex parcheggio guerra, qui parcheggiano nell’ampio spazio la propria vettura, fanno il biglietto e aspettano il turno per potersi dirigere verso la banchina Olimpica, finalmente liberata dall’inferno di marmitte e lamiere che ha contraddistinto le partenze degli ultimi decenni.

Certo, il vero e proprio banco di prova ci attende nel week-end e soprattutto con l’imminente arrivo del mese di agosto, mese notoriamente più caotico e non semplice da gestire sotto l’aspetto dell’ordine pubblico delle autovetture. Il tenente di vascello Andrea Meloni, comandante della Guardia Costiera di Ischia, traccia un bilancio su questi primi giorni che, nel bene o nel male, rappresentano una rivoluzione per il porto di Ischia.

Nonostante qualche polemica va dato atto che la sinergia che si è creata tra amministrazione e forze dell’ordine mira, almeno nelle intenzioni, a dare il giusto risalto al porto di Ischia.

«Va premesso che le nuove ordinanze di viabilità (portuale della Capitaneria di Porto ed extra portuale del comando vigili) rientrano in un progetto più ampio di miglioramento dell’area portuale di Ischia. Siamo partiti con la revisione degli quadro orari, ci siamo occupati ora della viabilità e poi continueremo con le infrastrutture, il piano di raccolta dei rifiuti portuali e l’abbattimento delle barriere architettoniche. Con i suoi oltre 3 milioni di passeggeri all’anno, il porto più bello del Mediterraneo, per storia e conformazione, merita di essere il miglior biglietto da visita per tutta l’isola».

Si tenta di attuare ciò con un piano traffico che non è esagerato chiamare rivoluzionario. Come stanno andando questi primi giorni?

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«È difficile e poco attendibile fare un bilancio a due giorni dall’inizio. Serviranno settimane. Possiamo dire però che in area portuale abbiamo visto già gli effetti di una maggiore vivibilità. Abbiamo avuto un numero maggiore di passeggeri rispetto a lunedì scorso (8000 pax in partenza, 1000 in più rispetto al 15 luglio) ma la sensazione era quella di un’area vivibile e ordinata. Ovviamente di contro si sono creati dei momentanei di disagio in altre aree per le quali sono necessari correttivi».

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A freddo, stando alle Sue impressioni raccolte nelle prime 48 ore, e mettendo in conto che qualcosa potrebbe in futuro non funzionare, quali crede siano gli altri punti positivi di questo nuovo piano traffico?

«Tra i pro dobbiamo registrare la possibilità per molti di arrivare in area portuale per accompagnare amici e parenti, cosa più difficile nel passato con la presenza costante di auto in attesa di imbarco in banchina».

Ha notato qualche nota dolente? Qualcosa che potrebbe creare problemi?

«Di contro, questo sistema oggi richiede un numero di personale di servizio elevato, che dovremo progressivamente razionalizzare. Ovviamente i correttivi che dovremo porre in essere sono tanti e stiamo verificando le azioni necessarie: incremento dei servizi nella nuova area biglietteria, correttivi di viabilità, sistemi e strumenti più efficienti che consentano lo scambio di informazioni per l’avvio delle operazioni di imbarco. L’obiettivo è ambizioso ma vedo tutti gli attori coinvolti fortemente determinati a raggiungerlo. Questo ovviamente al netto di tutte le critiche che trovo legittime e che ci aiuteranno a migliorare».

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