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Rizzoli, la denuncia della Di Scala: «Due giorni per un arto fratturato»

 

 

La disavventura della sorella del consigliere regionale diventa occasione per tastare con mano le mille difficoltà che attraversa il nosocomio lacchese e chieder conto a D’Amore delle promesse ancora non mantenute

 

dalla Redazione

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ISCHIA. Dopo gli annunci, si attendono i fatti. Perché la situazione del Rizzoli resta critica, nonostante le piccole migliorie che pure ci sono state da quando Antonio D’Amore ha assunto il comando dell’azienda sanitaria locale. Non passa giorno senza che qualcuno denunci qualche disservizio. L’ultima in ordine di tempo arriva dalla voce autorevolissima del consigliere regionale Maria Grazia Di Scala, vittima indiretta della crisi in cui continua a versare il nosocomio lacchese. Con un post su facebook, l’avvocato racconta di aver accompagnato lì la sorella, vittima di un infortunio al braccio. «Dopo due ore e mezza passate al pronto soccorso dell’ospedale, le hanno steccato l’arto e rimandata a stamattina per l’apposizione di apparecchio gessato».

Già il fatto che una vittima di frattura debba aspettare due ore al pronto soccorso prima di ricevere le cure del caso sarebbe fatto da censura, ma la situazione diviene addirittura peggiore l’indomani, quando la Di Scala accompagna nuovamente la sorella in ospedale per l’apposizione del gesso. Perché alle 11 lo specialista ancora non è arrivato, e nella sala d’attesa gremita di «pazienti rassegnati» la Di Scala raccoglie il malcontento generalizzato di pazienti ed operatori. «Mi dicono – aggiunge – che viene inviato un gessista, talora altro personale privo di competenze specifiche tre volte a settimana e che gli anestetisti non sono mai arrivati come promesso e magnificato sulla stampa. Probabilmente i fratturati saranno rinviati a domani, con i disagi che ne conseguono e con il rischio che le fratture da composte divengano scomposte».

Bersaglio della polemica della Di Scala, nemmeno a dirlo, è proprio Antonio D’Amore. Al neo direttore dell’Asl la Di Scala rivolge in conclusione due domande dal tono decisamente polemico. «Ma l’ospedale Rizzoli di Ischia è efficiente ed è un’eccellenza, vero dottor D’Amore? E poi ti consenti di venire a criticare la nostra manifestazione contro i disservizi? Vergogna. Le chiacchiere propinale a qualcun altro».

 

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