ARCHIVIOARCHIVIO 3ARCHIVIO 5

Roba da non credere, l’ambulanza del 118 diventa un… taxi!

ISCHIA – E’ una foto indecorosa, su cui davvero non si può passare inosservati. Uno scatto emblematico, che noi de Il Golfo vi proponiamo in esclusiva e che davvero deve far riflettere non poco. Non solo, siccome appare difficile che possiamo trovarci in presenza di un equivoco (l’immagine parla chiaro, e chi ha assistito alla scena non ha avuto alcun dubbio nel riferire la scena che si stava verificando, decisamente surreale), è probabilmente il caso che chi di competenza si adoperi per comprendere senza alcuna zona d’ombra se davvero è stato commesso un illecito, utilizzando cioè un bene pubblico per finalità chiaramente private.

I fatti ai quali facciamo riferimento sono accaduti nella mattinata di sabato. Un’ambulanza munita di rianimazione, e dunque del 118, proveniente da Lacco Ameno procede in direzione di Casamicciola. Lo fa procedendo ad una velocità moderata e non a sirene spiegate, insomma non c’è nessuna emergenza. Improvvisamente il mezzo di soccorso devia all’interno del parcheggio cosiddetto dell’Anas, sulla Litoranea, dove si ferma. Eppure, all’interno di quell’area, non c’è nessuno da soccorrere. Improvvisamente, come per incanto, l’ambulanza si apre all’interno ma non esce una barella per prelevare un ferito o un qualsiasi paziente. Dalla stessa, incredibile ma vero, scendono due persone con tanto di borsone. Che, a questo punto, e ci risulta difficile ipotizzare il contrario, erano stati accompagnati non distante dal porto di Casamicciola Terme, dove ad attenderli c’era l’aliscafo o il traghetto per la terraferma. Evidentemente chi guidava il mezzo ha preferito evitare di sostare in Piazza Marina, dove una scena del genere presumibilmente avrebbe attirato l’attenzione di centinaia di persone, fermandosi in una zona apparentemente più lontana da occhi indiscreti, per quanto nel cuore di una fondamentale arteria di collegamento tra la cittadina termale e Lacco Ameno. Poi, compiuta la missione, il mezzo di trasporto si è nuovamente allontanato presumibilmente facendo ritorno alla base.

L’episodio, non c’è alcun dubbio, a prescindere dalle responsabilità e da ogni possibile risvolto, non può essere sottaciuto ed è di una gravità incredibile, oltre che apparire comico e paradossale come probabilmente può essere soltanto l’utilizzo di un’ambulanza a mò di taxi. Vogliamo credere – anzi, ne siamo certi – che la direttrice sanitaria dell’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno in primis ed in secondo luogo il dirigente dell’ASL NA 2 Nord, Antonio D’Amore, si adopereranno per capire cosa è realmente accaduto e soprattutto per evitare che fenomeni del genere abbiano a ripetersi anche in futuro. Già la sanità isolana è al centro di mille polemiche, ci mancano solo fatti e comportamenti del genere. Che, inevitabilmente, finiscono col danneggiare anche chi opera con scrupolo e serietà.

 

 

Ads
Ads

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex