DI GAETANO FERRANDINO
ISCHIA. I carabinieri della Stazione di Ischia, guidati dal luogotenente Michele Cimmino, le hanno acciuffate dopo cinque giorni di laboriose ricerche. Impedendo così che potessero reiterare una condotta criminosa perpetrata già sulla nostra isola e che – questo saranno le ulteriori indagini tuttora in atto – potrebbe anche averle viste protagoniste di altri episodi. Parliamo di una coppia, madre e figlia, apparentemente insospettabili: due turiste qualsiasi in vacanza ad Ischia, in realtà entrambe con diversi precedenti specifici per furto. E il loro hobby, manco a dirlo, si sono divertite ad esercitarlo anche nel corso del soggiorno isolano. E’ accaduto tutto nel pomeriggio del 15 agosto, quando le “signore” sono entrate in un negozio di abbigliamento per bambini ubicato nella zona di Corso Vittoria Colonna, precisamente all’altezza di via Edgardo Cortese. Hanno cominciato a visionare una serie di articoli ma con una destrezza degna di chi è del mestiere hanno fatto scivolare un paio di maglie all’interno delle proprie borse, allontanandosi poi dall’esercizio come se niente fosse e in assoluta tranquillità.
Nel momento in cui il personale del negozio ha proceduto al quotidiano inventario, ci si è resi conto dell’assenza degli articoli in questione. A questo punto si sono visionate le videocamere di sorveglianza – dalle quali vedete alcuni “screenshot” in pagina – che hanno chiaramente mostrato la presenza della “manolesta” di turno che si erano impossessate dei capi di abbigliamento. Il passo successivo è stato quello di sporgere denuncia proprio presso la Stazione dei Carabinieri di Ischia. I quali avevano sentore che madre e figlia si trovassero ancora sull’isola e soprattutto potessero aver messo a segno (o magari essere in procinto di farlo) altri furti. Le ricerche sono andate avanti per giorni ma lo scorso 20 agosto l’epilogo c’è stato grazie all’arguzia di un carabinieri donna. La militare, libera dal servizio, mentre passeggiava nel centro di Ischia ha notato la fisionomia di due persone ed ha subito capito si trattasse delle ladre e ha deciso così di seguirle fino a quando non le ha viste entrare all’interno di un noto albergo di via Alfredo De Luca.
Il passaggio successivo è stato quello di chiedere l’intervento dei colleghi che con discrezione – e dunque con auto e abiti civili, anche per non “impressionare” i clienti della struttura ricettiva – sono giunti in albergo, hanno chiesto il numero di camera e hanno fatto irruzione. E trovando, manco a farlo apposta, le magliette rubate. Madre e figlia sono state denunciate in stato di libertà all’autorità giudiziaria con l’accusa di furto con destrezza, ovviamente si sta cercando di capire se altri oggetti rinvenuti in camera possano essere provento di atti criminosi.
