di Sara Mattera
ISCHIA – Ancora un nulla di fatto per la salvaguardia dei Pilastri, la cui strada per la messa in sicurezza definitiva sembra essere ancora molto lunga. Come ricorderete, qualche giorno fa vi avevamo raccontato che lo scorso sabato i vigili del fuoco si erano portati in zona per una verifica dello stato di messa in sicurezza dello storico acquedotto.
L’arrivo dei pompieri era stato sollecitato da Giovanni Tufano, attivista del Movimento 5 Stelle di Ischia che, evidentemente stanco delle continue sollecitazioni dei cittadini per la messa in sicurezza di Pilastri – le quali non avevano portato ad alcuna azione preventiva da parte delle amministrazioni del Comune di Ischia e di Barano – aveva deciso di prendere in mano la situazione.
Giunti sul posto, i vigili del fuoco non avevano potuto fare altro che constatare la necessità della messa in sicurezza di alcune arcate dell’acquedotto e, in particolare modo, dell’arco adiacente alla strada dello Spalatriello dal quale, da diversi mesi, erano venuti giù calcinacci e mattoni, e la cui caduta, molto probabilmente, era stata causata dall’urto di qualche automezzo di grosse dimensioni di passaggio nella zona.
A seguito della segnalazione, anche il vicesindaco del Comune di Ischia, Enzo Ferrandino, si era recato sul posto, provvedendo ad attivare la squadra di manutenzione del Comune di Ischia per un’azione di puntellamento dell’arco pericolante per garantire la messa in sicurezza, quanto meno provvisoria, dell’acquedotto. Questo intervento emergenziale, però, è durato ben poco.
Nelle scorse ore, infatti, l’intervento di puntellamento è stato completamente sradicato dal passaggio di un camion di grosse dimensioni, rendendo così necessaria una nuova azione manutentiva. «A seguito dell’incidente di mercoledì pomeriggio – ci ha detto il vicesindaco Enzo Ferrandino – molti veicoli, per evitare il traffico, hanno scelto una strada più lunga e alcuni sono passati proprio sotto l’arco sottoposto alla nostra azione di manutenzione. Un camion è rimasto incastrato sotto l’arcata e ha rimosso accidentalmente l’intervento di puntellamento che avevamo fatto. Siamo quindi dovuti intervenire nuovamente, stesso nella serata di mercoledì».
Provveduto al nuovo puntellamento, ora, però, si aspetta l’intervento decisivo da parte della Regione Campania alla quale farebbe capo la proprietà dello storico acquedotto isolano. «Il cespite – ha proseguito Ferrandino – risulta essere di proprietà della Regione Campania, quindi il Comune, oltre che a questi interventi emergenziali, non può fare altro. L’ufficio tecnico del Comune di Ischia provvederà ad emettere un’ordinanza nella quale si chiederà alla Regione di intervenire per curare la staticità dell’arco, oltre che per le altre porzioni dell’acquedotto che, comunque, necessitano di un intervento di manutenzione. Ulteriori interventi, poi, saranno concordati anche con la Soprintendenza di Napoli».
Insomma, come era facile immaginare, sembra proprio che per interventi più decisivi per la messa in sicurezza dei Pilastri bisognerà attendere. Quanto ancora, non si sa. Si spera, comunque, non troppo tempo, dal momento che gli interventi emergenziali attuati dal Comune di Ischia rischiano continuamente di essere resi vani dal passaggio di veicoli di grosse dimensioni. Nel frattempo, comunque, dopo l’episodio di mercoledì, Giovanni Tufano, in queste ore, si è scagliato nuovamente contro l’amministrazione di Ischia. «A causa del brutto incidente alla Molara – ha scritto Tufano sul suo profilo Facebook – un camion si è incastrato per negligenza sotto l’arco pericolante dei Pilastri. Ora chiedo al vicesindaco, Enzo Ferrandino: come mai da sabato ad oggi non è stato apposto alcun divieto che regoli le dimensioni degli automezzi che possono percorrere quel tratto di strada? Continuerò a lanciare S.O.S nella speranza che i Pilastri e un pezzo di storia della nostra isola non affondino. A chi governa il mio Comune chiedo: meno sfilate e più fatti».
