«Sacchetto selvaggio, basta: è l’ora di indignarsi»

Continua l’abbandono indiscriminato di rifiuti in ogni angolo dell’isola e in ogni fascia oraria, con un danno d’immagine per il turismo: l’ennesima denuncia parte da un comitato di cittadini

Non solo sicurezza e dunque educazione stradale, ma anche educazione civica. L’attività social e nelle piazza del Comitato La Strada del Buonsenso spazia su tutti quei fronti che possono aiutare l’isola a migliorarsi. Nulla di cui stupirsi, dunque, se il gruppo di attivisti ha postato una serie di foto che documentano l’abbandono indiscriminato di rifiuti che avviene – pessimo vezzo – in ogni fascia oraria della giornata ed anche in zone abbastanza centrali, con tutto quello che ne consegue in termini di ritorno d’immagine (negativo, che lo diciamo a fare) nei confronti dei turisti.

Scrive il comitato: “Quello che si verifica oramai da tempo è un qualcosa di cui tutti dovremmo sentirci responsabili. E vergognarci. RESPONSABILI perché, anche se non siamo materialmente protagonisti di questo sconcio, questa violenza, lo diventiamo invece nel momento in cui vediamo, sappiamo. E tacciamo. Quante volte ci sarà capitato di vedere la persona che getta il sacchetto e non abbiamo proferito parola. Magari l’abbiamo anche salutata. Senza redarguire. Senza denunciare. Poi però, sappiamo lamentarci. VERGOGNARCI perché rimaniamo indifferenti a tali cattive abitudini, tanto da trasmettere anche ai nostri figli( e renderli anche protagonisti) le nostre perverse e scellerate condotte di vita”.

Poi gli estensori della nota, nel chiudere, rilanciano con forza un concetto basilare: “L’abbiamo detto tempo fa e lo ribadiamo con forza: dobbiamo tornare a indignarci! Indignarci davanti a tutto ciò che lede la sicurezza, la libertà ed il diritto di vivere da persone civili in questa Terra meravigliosa. Non è un eredità lasciataci dai nostri padri, bensì un prestito da restituire ai nostri figli… Meditiamo”. Che dire, speriamo che per una volta l’appello venga raccolto. Non è mai troppo tardi per sperare in un’inversione di tendenza.

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