SALUTE Attività fisica adattata a osteoporosi

della dott.ssa FLAVIA SCOTTO DI MARRAZZO
Nell’osteoporosi conclamata la frattura patologica dell’osso fragile è la maggiore complicanza. Infatti, nel paziente osteoporotico, la prevenzione delle fratture è l’obiettivo principale sia in prevenzione primaria (evitare la frattura) che secondaria (evitare una nuova frattura). L’approccio al paziente ha come obiettivi fondamentali: la correzione dei fattori di rischio modificabili (abitudini alimentari, stile di vita, esercizio fisico); Il mantenimento ed il miglioramento della massa ossea; l’analgesia; l’incremento del tono muscolare (mirato alle zone più a rischio: rachide, collo del femore, polso) e della funzionalità articolare; l’evitare posture a rischio; la prevenzione delle cadute; la protezione delle zone più esposte al rischio di traumi; il trattamento e la riabilitazione post frattura.
Oltre ad una corretta dieta ricca di calcio (acqua, latticini, pesce azzurro, broccoli etc…) e vitamina D (luce solare, olio di fegato di merluzzo), l’esercizio fisico rimane insostituibile in quanto è in grado di aumentare la massa ossea ed ha un effetto osteogenico (promuove l’attività osteoblastica di osteoformazione). Quale attività fisica scegliere? Il rimodellamento osseo è stimolato dalla forza di gravità, pertanto gli sport antigravitari come il nuoto ed il ciclismo non sono efficaci. Le attività aerobiche (camminare, ballare etc…) e tutte le attività a bassa intensità, sono consigliate nel paziente anziano inattivo e ad altissimo rischio, che oltre a prevenire la perdita di massa ossea, mantiene efficaci i riflessi ed il senso dell’equilibrio (riducendo così il rischio di cadute), ma le attività aerobiche svolgono una minore funzione osteoprotettiva. L’allenamento più efficace volto ad influenzare positivamente la densità ossea è quello vigoroso ad alto impatto. Deve essere un allenamento in carico più di forza che di resistenza, con massimo peso e poche ripetizioni, da effettuare almeno 3 volte a settimana, preceduto da accurato riscaldamento e seguito da un idoneo defaticamento.
Vanno bene tutti gli esercizi di controllo dell’equilibrio, di coordinazione ed addestramento alle cadute. Esercizi di flessibilità muscolo-tendinea, mirati ad esempio a correggere una limitazione della mobilità articolare ed esercizi di rinforzo muscolare. È bene invece evitare, nei pazienti con osteoporosi severa, carichi di lavoro troppo alti, movimenti improvvisi e/o esplosivi, la torsione e la flessione del tronco, gli esercizi addominali dinamici.