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Salute mentale, da marzo 2018 nuovo regime organizzativo

Alla fine la proroga tanto richiesta è stata concessa, seppure dopo tre settimane dall’avvenuta scadenza del contratto  e seppure in modo parziale. Il direttore generale dell’Asl Napoli2 Nord, Antonio D’Amore ha infatti firmato, nelle scorse ore, la determina con la quale ha concesso una proroga limitatamente all’appalto dei servizi OSS offerti dal consorzio Gesco per la gestione del centro di Salute Mentale di Ischia. Nello specifico, il contratto è stato prolungato fino al 29 Febbraio prossimo, al fine di garantire il proseguimento dei servizi minimi assistenziali per i pazienti psichiatrici. Un atto questo tanto reclamato nelle scorse settimane da quanti bene a conoscenza della criticità della dipartimento di salute mentale di Ischia e che, tuttavia, mette nero su bianco, in modo più chiaro quanto si prospetta nell’immediato futuro per la gestione dei servizi psichiatrici dell’isola. Nella determina, infatti, si sottolinea la nuova linea organizzativa intrapresa dall’Asl Napoli2 Nord per il dipartimento di Salute Mentale di Ischia, anticipando quello che accadrà, o che quanto meno dovrebbe accadere una volta che sarà scaduta la nuova proroga concessa.

«Dal 1 Marzo 2018 – si legge infatti nell’atto in questione – l’Asl interromperà definitivamente il rapporto che ha previsto l’acquisto del servizio OSS dal Consorzio Gesco”. Servizio Oss che sarà sostituito dal personale reclutato dall’azienda sanitaria napoletana attraverso “il bando di concorso per OSS, pubblicato lo scorso Ottobre,  a seguito dell’intervento della Regione Campania e dell’intervenuto sblocco del turn-over”.  L’asl, insomma, ha messo nero su bianco la volontà di liberarsi del supporto del consorzio per la gestione dei servizi di salute mentale di Ischia reputandolo “eccessivamente oneroso da sostenere”. Gli oss acquisiti dalla Gesco ed in servizio oggi presso la struttura Baia Verde di Forio, dunque, da Marzo potrebbero effettivamente perdere l’attuale posto di lavoro per essere sostituiti dagli operatori scelti tramite bando di concorso.  Un’ eventualità questa che in realtà era già nell’aria da molte settimane, ma che oggi sembra trovare piena conferma nella determina firmata da D’Amore. Dal prossimo anno quindi, si cambia ufficialmente regime nella gestione dei servizi di salute mentale dell’isola per quella che, secondo il direttore generale dell’azienda sanitaria napoletana, potrebbe configurarsi come una rivoluzione positiva e più “professionalizzata” del settore. Se sarà effettivamente così, resta tutto da scoprire, ma quel che è certo è che per gli operatori fino a questo momento in servizio presso il dipartimento di Salute Mentale di Ischia, non si prospetta affatto un periodo sereno.

675  GLI EURO RACCOLTI PER TERESA. Nel frattempo, continua, l’iniziativa del Cudas in difesa dei pazienti psichiatrici di Ischia. Ieri mattina, a piazza degli eroi, si è infatti tenuto il secondo appuntamento per raccogliere fondi al fine di evitare il trasferimento di Teresa, uno dei pazienti della ex sir di Ischia, in una struttura napoletana.  Dal 31 Ottobre scorso, infatti, Teresa e gli altri pazienti oggi ospitata presso la Baia Verde di Forio, hanno perso la copertura economica per la propria permanenza in tale struttura,poiché l’asl ha scaricato i costi dell’assistenza sui familiari dei pazienti e sui Comuni che, ovviamente, difficilmente, riusciranno a far fronte a queste nuove linee organizzative dettate dall’Asl.  Anche ieri, dopo il primo step di lunedì scors,  il Cudas è  dunque riuscito a racimolare una buona somma di denaro a supporto di tale causa.

« Fin’ora- hanno commentato i membri del Comitato- sono stati raccolti 675 uro, grazie agli isolani che hanno capito come Teresa sia un simbolo della battaglia che dall’inizio della storia del nostro comitato stiamo portando avanti per la tutela del diritto alla salute anche sulla nostra isola. Diritto che è sostanzialmente negato ai pazienti psichiatrici dopo la smobilitazione dei servizi di Salute mentale sul nostro territorio. Un’involuzione intollerabile e insostenibile dell’assistenza, che sta colpendo in modo durissimo gli “orfani” del Centro diurno “desaparecido” e quelli della Sir i quali, pur avendo passato quasi tutta la vita in manicomio, prima di ritrovare la dignità della loro condizione umana con il ritorno a Ischia vent’anni fa, ora rischiano di trovarsi dalla sera alla mattina in mezzo a una strada, senza cure, assistenza e perfino un tetto, perchè non possono pagarsi la retta presso l’unica struttura accreditata ancora attiva sull’isola.Il prossimo appuntamento sarà  sabato mattina ad Ischia, presso il mercato settimanale di via Morgioni dalle ore 10.00 a 12.00. Tutti insieme ce la possiamo fare a dare un natale sereno a Teresa, una di noi, come gli altri pulcini sperduti».

Sara Mattera

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